Seleçao Argentinos-Real Phoenix: le pagelle del match

 

SUBITO COL PIEDE GIUSTO: LA SELECAO COMINCIA IL SUO CAMPIONATO CON I TRE PUNTI


SELECAO ARGENTINOS                    3                   (2)

REAL PHOENIX                                     1                   (1)
   


FORMAZIONI



Seleçao Argentinos (bianco): 12 Gennarelli, 3 Cicali, 4 Durin, 7 Lamcja, 8 Dall'Osso, 9 D'Errico, 10 Faletra (C), 20 Deboli, 22 Gradogna, 23 Forti, 24 Basta



Real Phoenix (gialloblu): 1 Bruni, 3 Consigli, 7 Vallone, 9 Pampaloni, 11 Mancini, 12 Betti, 14 Marcone, 29 Catalano, 30 Pilati. 








Marcatori: Forti (2), D'Errico (SEL); Mancini (RPH).

Ammoniti: Forti (SEL), Consigli (RPH)

Espulsi: -


CRONACA DEL MATCH

Dopo una lunga preparazione ma anche tante novità, la Seleçao ha cominciato il suo campionato riprendendo le ostilità e cominciando una lunga stagione. 11 avversarie, 22 partite, una Regular Season "vecchio stile" che non può che far riassaporare tanta voglia di divertirsi e divertire. In attesa di presentare tutte le avversarie della competizione, la prima contendente affrontata alla Florentia era quel Real Phoenix che già i biancazzurri ben conoscono, visto che nella prima partita ufficiale in quel di Viale Malta nel torneo Apertura furono proprio i gialloblu ad imporsi 2-1. E prima del fischio d'inizio c'è subito una curiosità: come raramente accaduto, in porta nel Real c'è... un ex biancazzurro. Quell'Alessandro Bruni che nell'ormai lontano 2010 disputò diverse partite con la maglia della Seleçao. Un piacere ritrovarlo e riabbracciarlo.
La partita inizia con gli Argentinos subito frizzanti e un giro palla che lascia poco spazio agli avversari. Due conclusioni dalla distanza di Forti e Basta non impensieriscono Bruni, ma il pressing è costante. La prima vera occasione è però di marca Phoenix, quando Pilati sfrutta un rimpallo favorevole e a tu per tu con Gennarelli spara addosso al portiere. È forse l'unica occasione dei primi 20', perché per il resto i biancazzurri trovano costantemente la via del tiro, pur senza inquadrare la porta. Anche Lamcja e Dall'Osso sono costanti spine nel fianco, ma per sbloccare la partita bisogna attendere il 7'. L'arbitro decreta una punizione per fallo su Faletra e sul punto di battuta si presenta Forti, che con un sinistro potente e preciso aggira la barriera e insacca alle spalle di Bruni l'1-0. Il gol scuote gli avversari, che provano a reagire ma si scoprono inevitabilmente, concedendo spazi alla velocità biancazzurra. Gradogna viene steso (in area?) e l'arbitro concede punizione dal limite, ancora affidato a Forti. Questa volta l'esterno sceglie la soluzione di potenza sul palo lontano e per Bruni non c'è scampo: 2-0. Negli ultimi 5' la Seleçao allenta la presa e il Phoenix ne approfitta: l'occasione più ghiotta capita a Pampaloni, che dalla distanza punta l'angolino e carica il destro, con la sfera che centra il palo alla sinistra di Gennarelli proteso in tuffo. La rete è nell'aria e arriva ancora da un calcio da fermo: ancora Pampaloni sventaglia a destra per Pilati, che porta via due uomini e riesce a servire a centro area il solissimo Mancini, che deve solo insaccare sul palo lontano: si va a riposo sul 2-1. 

La ripresa vede un Real arrembante, che prova a recuperare lo svantaggio con una Seleçao ben coperta. I biancazzurri, infatti, aspettano di più gli avversari e sono pronti a ripartire in contropiede. Prima Mancini di testa chiama Gennarelli alla presa alta, poi è ancora il portiere argentino a dire di no a una conclusione velenosa prima respinta e poi carambolata sulla traversa. In avanti la Seleçao non sta però a guardare e sfiora a più riprese il tris: Basta impegna Bruni, poi D'Errico mette fuori di un soffio e anche Faletra va vicino al gol. Con il passare dei minuti la partita scorre via con diversi interventi duri da entrambe le parti: Phoenix ancora pericoloso con Pilati, a impegnare Gennarelli da posizione defilata, quindi il tandem Deboli-Dall'Osso si immola a salvare altre due conclusioni. Ma la Seleçao sembra avere una diversità rispetto alle ultime stagioni: gioca con relativa tranquillità anche sotto pressione e alla fine la risolve. Ci pensa il Toro D'Errico, che raccoglie un pallone spiovente al limite della propria area al 48' e si invola in solitaria, salta due uomini e trafigge anche Bruni in uscita disperata con palla all'angolino. Esplode la panchina biancazzurra: è 3-1 che non cambierà più. Prima del triplice fischio c'è però ancora tempo per un bell'intervento di Gennarelli su Pampaloni. 

Buona la prima, dunque, per gli Argentinos, che tornano a festeggiare i 3 punti all'esordio come non accadeva ormai da un paio di stagioni. È vero che il successo è arrivato con due calci piazzati e la giocata di un singolo, ma a far sorridere è la mole di gioco e di occasioni create, oltre all'ottimo giro palla soprattutto nel primo tempo. Tutte buone indicazioni da tenere e mettere in cascina, visto che la stagione è appena cominciata e all'orizzonte c'è già l'appuntamento con Radio Bruno, vincente alla prima. 


SELECAO ARGENTINOS


GENNARELLI: VOTO 6,5

Disinnesca subito su Pilati, poi viene graziato dal palo in un primo tempo senza troppo lavoro. Tiene a galla i suoi nella ripresa con almeno tre interventi decisivi nel momento più delicato del match. Il successo finale passa anche dai suoi salvataggi.

CICALI: VOTO 6,5

Gara ordinata al cospetto di una squadra che prova a sfruttare le qualità della propria punta. Contiene bene l'estro di Pilati in avanti ed è sempre bravo negli anticipi. Sbaglia poco, si sacrifica tanto. 

DALL'OSSO: VOTO 6,5

Imprevedibilità e velocità sono le sue armi migliori, per una partita che spesso lo vede sgusciare fra le maglie avversarie con facilità. Mette diversi palloni interessanti in mezzo e si rende costantemente pericoloso. Bell'apporto anche in fase di costruzione. 

FORTI: VOTO 7,5 (IL MIGLIORE)

Nella sua prova c'è tutto: visione di gioco, potenza, forza e... reti. Straripante sia in copertura che in fascia, oltre ad essere anche efficace in zona gol. Sono una meglio dell'altra le punizioni che portano al doppio vantaggio: la prima aggira la barriera, la seconda sorprende il portiere sul suo palo. Sfiora anche il tris e nel finale si prende un giallo di foga. Prova 
superlativa. 

DEBOLI: VOTO 6

Fa filtro a centrocampo e all'occorrenza si sposta centrale di difesa. Non commette errori e alla fine trova una prestazione dignitosa. 

FALETRA: VOTO 6,5

Il capitano è in condizione e si vede. Sbaglia poco e bada al sodo, innescando spesso gli avanti biancazzurri e mostrando qualche intuizione niente male. Da un fallo su di lui nasce la punizione del vantaggio, mentre nella ripresa dà tutto e va vicino alla rete. 

LAMCJA: VOTO 6

Ancora a caccia della forma migliore, la freccia albanese lotta su ogni pallone e non lesina interventi duri. Bravo quando salva in due occasioni su altrettanti tiri avversari, ma deve migliorare in zona gol.

GRADOGNA: VOTO 6,5

Più di un guizzo per dare quel qualcosa in più alla sua prova: gli avversari sono spesso costretti al fallo per arginarlo ed è determinante ai fini del risultato. Reclama un rigore (che sembra esserci), anche se l'arbitro concede la punizione dal limite poi trasformata da Forti. Risorsa preziosa per la Seleçao, sarà fondamentale per tutta la stagione. 

DURIN: VOTO 6

Un vero piacere rivederlo in campo in una partita ufficiale dopo il brutto infortunio dello scorso anno. Gioca pochi minuti per evitare di forzare i tempi del pieno recupero, ma si difende con ordine. Prima sull'esterno poi nella zona difensiva centrale, un graditissimo ritorno. 

BASTA: VOTO 6

Svaria fra fronte d'attacco e zona mediana, in un crescendo di prestazioni e condizione. Convince anche da centrocampista, mentre in avanti sfiora la rete personale in un paio di occasioni. Serve aggiustare la mira, sarà importante farlo già dalla prossima. 

D'ERRICO: VOTO 7

Prima ufficiale per il forte attaccante appena arrivato in maglia argentina. Dirompente in fase offensiva, con la sua velocità e il suo fisico semina il panico. Va vicino alla rete con due conclusioni di grande potenza, ma ha poi il merito di confezionare praticamente da solo la rete della vittoria finale: parte palla al piede dalla propria trequarti e salta tre avversari, trafiggendo il portiere avversario in uscita disperata. Gol di grande fattura per un attaccante che potrà davvero dire molto in fatto di peso offensivo. Una bellissima scoperta, più che mai buona la prima.