Seleçao Argentinos-Real Phoenix: le pagelle del match

 

LA DURA LEGGE DI VIALE MALTA: ARGENTINOS SCONFITTI NONOSTANTE UN'OTTIMA PROVA



SELECAO ARGENTINOS                    1                   (0)

REAL PHOENIX                                    2                   (1)
   


FORMAZIONI



Seleçao Argentinos (bianco): 12 Gennarelli, 7 Lamcja, 8 Forti, 10 Faletra (C), 15 Matera, 20 Deboli, 22 Tecchia, 24 Basta, 00 Gradogna, SN Dall'Osso.
Real Phoenix (gialloblu): 1 Candura, 3 Consigli, 5 Pieravanti, 7 Vallone,  8 Lombardo, 9 Pampaloni, 10 Volpe (C), 11 Mancini, 14 Marcone, 30 Pilati. 








Marcatori: Matera (ARG); Pilati, Volpe (RPH)

Ammoniti: Volpe (RPH)

Espulsi: -


CRONACA DEL MATCH

Primo match del precampionato Play League per la Seleçao, che sulla sua strada trova i ragazzi del Real Phoenix per la gara inaugurale della sua stagione. È l'occasione - contro una squadra rodata e di buona qualità - per cominciare a testare davvero la formazione per la stagione e da subito sono in campo tutti i nuovi. Forti va a far coppia con Matera, Gradogna in cabina di regia e Dall'Osso e Tecchia occupano le fasce con Faletra in avanti. Una formazione inedita, che gioca insieme per la terza volta, ma che ha già mostrato qualcosa di interessante. 

Il primo sussulto del match arriva dagli avversari, che impegnano Gennarelli con una conclusione centrale di Volpe. Gli Argentinos rispondono con un tiro di Forti disinnescato da Candura. L'equilibrio si sblocca al minuto 8, quando Forti appoggia all'indietro al suo portiere ma troppo debolmente: Pilati si inserisce e da pochi metri firma lo 0-1. I biancazzurri non si perdono d'animo e attaccano a testa bassa, collezionando nel giro di dieci minuti tre nitide occasioni da rete. Prima Deboli impegna ancora l'attento Candura, quindi Forti prova a riscattarsi con un gran sinistro, che però centra la base del palo. Poco dopo è Lamcja a mettere clamorosamente alto a porta praticamente sguarnita sugli sviluppi di una rimessa laterale. Gli Argentinos giocano bene e a tratti schiacciano le Fenici, brave a ripartire cercando soprattutto lanci in velocità. Gennarelli non deve compiere parate di livello, mentre dall'altra parte Candura si rende decisivo anche su Dall'Osso. Si va così a riposo sul vantaggio gialloblu, ma in una gara giocata alla pari. 

La ripresa si apre ancora all'insegna dell'equilibrio, con gli Argentinos a caccia del pari: Gradogna arriva di un soffio in ritardo su un gran lancio di Faletra, poi ci prova Deboli con il sinistro senza trovare la porta. Non mancano i falli da una parte e dall'altra e la stanchezza di inizio stagione inizia a farsi sentire. Al 10' la Seleçao costruisce l'azione più interessante del match: quattro tocchi di prima Gradogna-Tecchia-Basta, con il 24 che mette lo stesso Gradogna davanti al portiere, ma la conclusione del centrocampista è respinta. La partita sembra stregata e gli Argentinos rischiano il raddoppio avversario quando su un pallone perso a centrocampo si innesca il contropiede: Mancini serve Pilati che conclude sul primo palo ma mancando clamorosamente il bersaglio. Gli ultimi 7 minuti sono una girandola di occasioni: Forti (ancora lui) si mette in proprio e lascia partire un altro sinistro al veleno che centra l'incrocio dei pali, poi su un altro contropiede del Real Phoenix, Volpe cade a terra in area e guadagna un calcio di rigore. Dal dischetto lo stesso capitano non sbaglia spiazzando Gennarelli per lo 0-2. Colpiti a freddo, gli Argentinos provano la disperata rimonta, ma rischiano in altre due occasioni e ci vuole il miglior Gennarelli a dire di no prima a Marcone da due passi e poi ancora a Pilati a botta sicura. C'è ancora tempo, però: sugli sviluppi di un calcio d'angolo prima Candura salva tutto su Gradogna quindi è il muro difensivo a strozzare l'urlo in gola ai biancazzurri. Sull'ultima azione, sfruttando un disimpegno errato, è Matra a trovare la conclusione in porta, con la deviazione di Consigli a spiazzare il proprio portiere e a mettere in porta il definitivo 1-2. Con il pallone in rete l'arbitro fischia la fine di una bella gara. 


Arriva così una sconfitta a far cominciare il cammino in Play League, ma a confortare - al di là del risultato - è stata la buona prestazione corale della squadra. La Seleçao è apparsa veloce, tosta e compatta, con a tratti buone trame di gioco. Inevitabile che in queste prime uscite manchi ancora qualche meccanismo ben oleato, ma quanto visto fa certamente ben sperare. Se vogliamo trovare una pecca di serata, è stata senza dubbio la difficoltà nel trovare la porta, visto che per il numero di occasioni create (a parte un pizzico di fortuna) la Seleçao non ha avuto niente da perdere rispetto agli avversari. Archiviamo quindi con il sorriso questa prima uscita, con la testa già proiettata al secondo impegno in programma. Fra sette giorni ci aspetta il Lokomotiv Cippalippa. 


SELECAO ARGENTINOS


GENNARELLI: VOTO 6

Nel primo tempo gli avversari non lo impegnano mai seriamente, ma deve capitolare sull'unico errore della sua difesa. Sempre attento anche nella ripresa, non può nulla in occasione del rigore e risponde presente nel forcing finale con due interventi a tu per tu con gli avversari che evitano un passivo peggiore guadagnandosi la sufficienza. 

FORTI: VOTO 6

Prima in assoluto in maglia biancazzurra e i temi già non mancano. Sfortunato in occasione del vantaggio ospite, quando il suo retropassaggio debole diventa preda di Pilati. Ma si riscatta ampiamente con almeno quattro interventi decisivi e spesso trova anche il break a centrocampo. Notevole anche la sua proiezione offensiva, visto che con il suo mancino trova due volte i legni avversari e meriterebbe maggiore fortuna. Vale eccome per riscattarsi dell'errore iniziale, con lui la Seleçao ha trovato un ottimo rinforzo. 

MATERA: VOTO 6,5

Dialoga già bene con il nuovo compagno e per il resto ci mette sempre la sua solita qualità. Praticamente sempre perfetto nella lettura delle situazioni, sia di piede che di testa lascia poco spazio agli avversari. Nel finale di gara capitalizza il forcing con il tiro deviato che carambola in porta per l'1-2 finale. 

GRADOGNA: VOTO 6

Qualità e geometrie al servizio della Seleçao. Svaria fra la zona centrale del centrocampo e le fasce, fino a concludere in zona offensiva. Bravo a liberare gli spazi per i compagni, sfiora la rete in due 
occasioni: prima davanti alla porta si fa ipnotizzare al momento del tiro, mentre nel finale arriva in ritardo di un soffio all'appuntamento con la rete. Buona prestazione in linea con quanto fatto già vedere nelle prima uscite. 

DEBOLI: VOTO 6

Parte dalla panchina, ma appena entrato si rende subito pericoloso. Impegna il portiere avversario su punizione e poi ci riprova a ripetizione. C'è la potenza ma manca la precisione. Qualche sbavatura non rende perfetta la sua prestazione, ma era al ritorno dopo diverso tempo. 

DALL'OSSO: VOTO 6,5

Sempre attento sull'esterno, inesauribile nell'apporto fino alla fine della gara. Ingaggia un duello serrato prima con Mancini e poi con Volpe, ma è bravo a non farsi innervosire. Accoppia l'intelligenza tattica alla qualità e la squadra ne beneficia.

LAMCJA: VOTO 5,5

Anche lui al rientro dopo una lunga pausa deve ancora entrare nella piena forma. Leggermente indietro nella condizione, lotta comunque duramente subendo spesso falli avversari. Clamorosa l'occasione da gol sbagliata nel primo tempo: sugli sviluppi di una rimessa laterale mette incredibilmente alto da pochi passi con la porta a disposizione. Peccato.

TECCHIA: VOTO 6,5

Agisce sulla corsia mancina e a tratti è implacabile. Gioca con qualità e mostra anche una tecnica sopraffina. Va al tiro in un paio di occasioni, ma senza riuscire ad essere efficace. Manca di fatto solo in quello, visto che per il resto della gara è una spina nel fianco costante per gli avversari. Dialoga a meraviglia con i compagni di centrocampo e dimostra di essersi già integrato alla perfezione. 

FALETRA: VOTO 6

Capitano, tuttofare, autentico jolly. Gioca praticamente in tutti i ruoli del campo, da vero leader. Parte in attacco, poi svaria in zona di regia, infine chiude in difesa: in tutti trova grande profitto, confermando il suo titolo di uomo squadra. 

BASTA: VOTO 5

Se dobbiamo trovare un malus nella prima serata del precampionato è la mancanza di gol nonostante le diverse occasioni collezionate. L'attaccante maglia numero 24 tocca diversi palloni, ma non fa fatica a trovare la porta. Nel finale va vicinissimo alla marcatura ma il portiere fa buona guardia, vanificando il suo tentativo. In più, i difensori lo controllano da vicino e lo marcano stretto, rendendogli difficili i movimenti. C'è tempo per migliorare, le prossime partite serviranno da volano.