Seleçao Argentinos-Partizan Degrado: le pagelle del match

 

INCUBO ARGENTINOS: ALTRO KO IN RIMONTA



SELECAO ARGENTINOS                    2                    (2)

PARTIZAN DEGRADO                         4                    (1)
   


FORMAZIONI




Seleçao Argentinos (bianco): 12 Gennarelli, 3 Cicali, 4 Sardu, 7 Lamcja, 8 Piani, 9 De Donno, 10 Faletra (C), 14 Ferrara, 15 Matera, 18 Innocenti, 24 Basta. 



Partizan Degrado (amaranto): 99 Stanca, 2 Scardi, 3 Taiti, 5 Acevedo, 6 Agostini, 10 Maselli, 11 Corti, 18 Antonucci, 57 Tahiri.











Marcatori: Lamcja, Sardu (SEL); Tahiri, Maselli, Taiti, Agostini (PDE).

Ammoniti: Antonucci (PDE).

Espulsi: -


CRONACA DEL MATCH

A una settimana di distanza dalla vittoria su Gli Infelici, la Seleçao torna in campo contro il Partizan Degrado, formazione che staziona 2 punti sopra in classifica. Gli amaranto sono reduci dalla sconfitta con il Pentasport, ma recuperano il talentuoso Tahiri e si presentano con tutte le bocche da fuoco a disposizione, compresi Maselli e Taiti. Biancazzurri senza Patricelli, Messina e Deboli, quest'ultimo ancora non al meglio. 
Il Partizan pressa subito alto, gli argentini rispondono con uno schieramento speculare e attento, tanto che i primi minuti si trasformano in serrato equilibrio. Le prime parate dei portieri si vedono al 6' e al 9', prima con Gennarelli che con qualche difficoltà disinnesca una punizione di Maselli, poi con Stanca che respinge con efficacia su Innocenti. Il gol è nell'aria ed è di merca biancazzurra: azione un po' confusa, Basta riceve e prova il tiro. La sfera spiove a campanile per una deviazione e trae in inganno il portiere, battuto sulla linea di porta da Lamcja, che corregge dentro da pochi centimetri. Il Partizan prova a reagire con Tahiri, ma il 57 resta ben controllato dalla retroguardia avversaria e anche Agostini in avanti è troppo isolato. Al 16' ecco il 2-0, questa volta su azione da fermo: rimessa laterale lunghissima di Innocenti, raccolta da Sardu liberissimo sul secondo palo e incornata in rete. Seleçao avanti di due reti con mezza frazione da giocare. Dall'altra parte, gli uomini di Barbati impegnano due volte Gennarelli ma non riescono a pungere, con gli Argentinos in controllo. Al 24' arriva però la rete: Tahiri si libera al tiro da posizione centrale e conclude a rete, la palla viene intercettata da Agostini, che devia quel tanto che basta per mettere fuori causa Gennarelli. 2-1. Il forcing avversario si fa più pressante e la Seleçao cerca di colpire in contropiede, ma si va a riposo con questo risultato. 

Nella ripresa è sempre il Partizan a tentare l'affondo per il pareggio, con la Seleçao a rispondere colpo su colpo. Agostini arriva in ritardo su un cross pregevole di Taiti, quindi è Maselli a concludere di poco a lato. Gli Argentinos reagiscono provando a colpire in ripartenza: Basta riceve da Faletra ma conclude male, poco dopo una buona azione non viene finalizzata da Innocenti, che non trova la porta. Col passare dei minuti cresce la fisicità di una partita decisamente mal controllata dal direttore di gara, che perde spesso il polso della situazione e frammenta il gioco con falli spesso troppo fiscali. Il match si innervosisce di conseguenza e anche la lucidità viene meno da entrambe le parti. Al 17' della ripresa ecco l'episodio che cambia la partita: Maselli riceve da Tahiri, si apparecchia il destro e batte Gennarelli nell'angolino alla sua destra: 2-2 e tutto da rifare. La Seleçao, però, crolla, perché passano soltanto due giri d'orologio e la situazione si ribalta del tutto: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, De Donno allontana ma favorisce Taiti, che indisturbato firma la doppietta e il 3-2. Gli Argentinos, colpiti a freddo, provano a scuotersi e inseriscono due punte per il tutto per tutto, ma nel finale - completamente sbilanciati a caccia del pari- arriva anche il 4-2 firmato Agostini in contropiede, che infila Gennarelli sul palo lontano. 

Al triplice fischio è ancora una volta il rimpianto a farla da padrone. Esattamente come contro Fiorentona e Rimaggio la Seleçao butta via il doppio vantaggio portando a casa alla fine solo le briciole. Tre volte in sei partite sono decisamente troppe visto anche il risultato maturato fino alla seconda parte della partita. Un punto da cui ripartire e cui porre rimedio il prima possibile al fine di evitare il verificarsi di situazioni che non rendono merito alla prestazione. Resta un solo appuntamento prima del rompete le righe pre-natalizio: giovedì prossimo si attende il riscatto contro la Virtus Cipresso. 


SELECAO ARGENTINOS


GENNARELLI: VOTO 5,5

Gara spinosa, interpretata con qualche sbavatura nella prima parte del primo tempo, anche se il 12 argentino si salva con due interventi non impeccabili. Meglio a gara inoltrata, quando fa buona guardia su un paio di conclusioni da lontano e infonde sicurezza ai suoi. Nel momento difficile, però, affonda: non perfetto sulla rete del pareggio, si riscatta con un grande intervento in tuffo poco dopo ma non può nulla sugli altri gol. 

CICALI: VOTO 6

Buon match, seppur sempre con i minuti contati. Sta recuperando la migliore condizione e in campo si vede: infonde tranquillità al reparto e gioca con la solita precisione e puntualità. Si distingue per due interventi cruciali nel primo tempo, quando esce sono dolori. 

PIANI: VOTO 6

Ingrana la marcia e Taiti dalla sua parte non dorme sonni tranquilli, scontrandosi spesso con la qualità del difensore. Se il Partizan preferisce attaccare dalla sua mancina è anche merito del numero 8, sempre attento e lucido. Rientra nel convulso finale e affonda con gli altri.

MATERA: VOTO 6,5 (IL MIGLIORE)

Agostini è un brutto cliente con la sua fisicità, ma lui non si lascia intimidire. Lascia il minimo spazio di manovra all'avversario e con l'aiuto dei colleghi di reparto argina alla grande anche Tahiri, che va al tiro solo in due occasioni. Ha anche l'ulteriore pregio di tenere unita la squadra: è lui infatti l'ultimo ad arrendersi.

FALETRA: VOTO 5,5

Piccolo passo indietro per il capitano, apparso troppo spesso inglobato dal forte pressing amaranto. Prova qualche giocata delle sue e talvolta gli riesce, ma non riesce ad interpretare al meglio quel ruolo di collante fra i reparti che servirebbe. Prova a scuotersi nel finale, ma non è serata.  

SARDU: VOTO 6,5

Spostato a centrocampo non dà punti di riferimento agli avversari e crea non pochi grattacapi. Ha prima l'occasione di segnare il vantaggio, poi realizza il raddoppio correggendo da due passi su una lunga rimessa laterale. Prima rete in maglia biancazzurra che fa ben sperare per il futuro.

LAMCJA: VOTO 6,5

Ha ritrovato il feeling con il gol, peccato che anche questa volta non serva ai fini del risultato. Bravo e astuto a correggere in rete da rapace un pallone spiovente anticipando il portiere: ha il merito di segnare la rete che sblocca l'incontro. Dalla sua parte deve fronteggiare l'estroso Tahiri, ma agisce efficacemente anche al cospetto del forte avversario. In crescita.

INNOCENTI: VOTO 6

Sta gradualmente recuperando la forma e si vede: mette lo zampino su entrambe le marcature, prima avviando l'azione del vantaggio, poi firmando l'assist. Da una sua giocata nasce il tiro che provoca l'1-0, mentre serve poco dopo a Sardu il pallone del raddoppio con un'intelligente rimessa laterale profonda. Con le sue qualità, però, a lui si chiede di essere decisivo: nel secondo tempo avrebbe la possibilità di sfondare, ma è mancato ancora il guizzo definitivo. 

DE DONNO: VOTO 5

Era ripartito dall'ottima prestazione di sette giorni prima, questa volta è invece anche sfortunato. Entra bene in partita, soprattutto nel primo tempo: subito due contrasti vinti e una conclusione verso la porta impreziosiscono il suo tabellino. La buona sorte non lo assiste però nella ripresa, quando libera male l'area di rigore servendo inavvertitamente Taiti per la rete del sorpasso. Si perde come i compagni nella bagarre finale.

BASTA: VOTO 5

Serve di più, i suoi gol mancano e si sente. Dopo la doppietta agli Infelici, il bomber resta invece a secco in una partita complicata e delicata, fattore che non passa inosservato ai fini del risultato. È vero che dal suo piede parte la conclusione che fa scaturire l'1-0, ma quando si ritrova il pallone buono per timbrare il cartellino non riesce nel tentativo. A suo favore resta la certezza che non siano stati molte le azioni giocabili, ma a un attaccante del suo calibro si chiede freddezza maggiore davanti al portiere avversario. 

FERRARA: VOTO 5,5

Prova a tenere alta la squadra dando un cambio a Basta, ma questa volta non riesce nell'impresa. Fa a sportellate volentieri con gli avversari e guadagna qualche fallo e un paio di possessi, ma difficilmente riesce ad andare vicino a impensierire Stanca. Tiene botta fino al pareggio avversario, poi prova a svariare anche in zona più arretrata senza spostare gli equilibri: nel finale viene gettato nella mischia per una trazione offensiva massima che purtroppo non porta frutti.