Incubo Argentinos: ancora una sconfitta in rimonta. A Firenze Sud esulta il Partizan

 Ancora un risultato sfumato nei minuti conclusivi


A una settimana di distanza dalla vittoria su Gli Infelici, la Seleçao torna in campo contro il Partizan Degrado, formazione che staziona 2 punti sopra in classifica. Gli amaranto sono reduci dalla sconfitta con il Pentasport, ma recuperano il talentuoso Tahiri e si presentano con tutte le bocche da fuoco a disposizione, compresi Maselli e Taiti. Biancazzurri senza Patricelli, Messina e Deboli, quest'ultimo ancora non al meglio. 
Il Partizan pressa subito alto, gli argentini rispondono con uno schieramento speculare e attento, tanto che i primi minuti si trasformano in serrato equilibrio. Le prime parate dei portieri si vedono al 6' e al 9', prima con Gennarelli che con qualche difficoltà disinnesca una punizione di Maselli, poi con Stanca che respinge con efficacia su Innocenti. Il gol è nell'aria ed è di merca biancazzurra: azione un po' confusa, Basta riceve e prova il tiro. La sfera spiove a campanile per una deviazione e trae in inganno il portiere, battuto sulla linea di porta da Lamcja, che corregge dentro da pochi centimetri. Il Partizan prova a reagire con Tahiri, ma il 57 resta ben controllato dalla retroguardia avversaria e anche Agostini in avanti è troppo isolato. Al 16' ecco il 2-0, questa volta su azione da fermo: rimessa laterale lunghissima di Innocenti, raccolta da Sardu liberissimo sul secondo palo e incornata in rete. Seleçao avanti di due reti con mezza frazione da giocare. Dall'altra parte, gli uomini di Barbati impegnano due volte Gennarelli ma non riescono a pungere, con gli Argentinos in controllo. Al 24' arriva però la rete: Tahiri si libera al tiro da posizione centrale e conclude a rete, la palla viene intercettata da Agostini, che devia quel tanto che basta per mettere fuori causa Gennarelli. 2-1. Il forcing avversario si fa più pressante e la Seleçao cerca di colpire in contropiede, ma si va a riposo con questo risultato. 

Nella ripresa è sempre il Partizan a tentare l'affondo per il pareggio, con la Seleçao a rispondere colpo su colpo. Agostini arriva in ritardo su un cross pregevole di Taiti, quindi è Maselli a concludere di poco a lato. Gli Argentinos reagiscono provando a colpire in ripartenza: Basta riceve da Faletra ma conclude male, poco dopo una buona azione non viene finalizzata da Innocenti, che non trova la porta. Col passare dei minuti cresce la fisicità di una partita decisamente mal controllata dal direttore di gara, che perde spesso il polso della situazione e frammenta il gioco con falli spesso troppo fiscali. Il match si innervosisce di conseguenza e anche la lucidità viene meno da entrambe le parti. Al 17' della ripresa ecco l'episodio che cambia la partita: Maselli riceve da Tahiri, si apparecchia il destro e batte Gennarelli nell'angolino alla sua destra: 2-2 e tutto da rifare. La Seleçao, però, crolla, perché passano soltanto due giri d'orologio e la situazione si ribalta del tutto: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, De Donno allontana ma favorisce Maselli, che indisturbato firma la doppietta e il 3-2. Gli Argentinos, colpiti a freddo, provano a scuotersi e inseriscono due punte per il tutto per tutto, ma nel finale - completamente sbilanciati a caccia del pari- arriva anche il 4-2 firmato Agostini in contropiede, che infila Gennarelli sul palo lontano. 

Al triplice fischio è ancora una volta il rimpianto a farla da padrone. Esattamente come contro Fiorentona e Rimaggio la Seleçao butta via il doppio vantaggio portando a casa alla fine solo le briciole. Tre volte in sei partite sono decisamente troppe visto anche il risultato maturato fino alla seconda parte della partita. Un punto da cui ripartire e cui porre rimedio il prima possibile al fine di evitare il verificarsi di situazioni che non rendono merito alla prestazione. Resta un solo appuntamento prima del rompete le righe pre-natalizio: giovedì prossimo si attende il riscatto contro la Virtus Cipresso.