300 VOLTE DURO! MA CHI È CAUSA DEL SUO MAL...

Traguardo storico per il bomber, ma un'altra espulsione ci condanna 

Seleçao e Rifredi 2008 si incontrano per la prima volta in assoluto alla Florentia per darsi battaglia in questo turno numero 6 di un campionato decisamente imprevedibile. Nei rossoblu out gli stakanovisti Iheme e Ferrucci, mentre si rivedono Messinese e Catalano. Biancazzurri senza lo squalificato Cicali e orfani di Basta, Faletra, Lombardo e Lardino, ma con il ritorno da titolare di Ferrara oltre che di Riggio e Messina, smaltito l'infortunio della prima giornata. 


La partita inizia su ritmi sostenuti, con gli Argentinos che appaiono in palla e il Rifredi organizzato a contenere. Dopo alcuni minuti di studio, il primo acuto è di casa, con Messina che conclude dalla distanza non trovando la porta. Dall'altra parte rispondono prima Spagnoli poi Giugno, ma anche qui la mira lascia a desiderare. Al 7', però, gli avversari passano: amnesia di Riggio che prima dribbla Attanasio al limite dell'area ma poi si fa soffiare il pallone, con il 13 ospite che ringrazia, scarta Gennarelli in uscita disperata e deposita in rete. 0-1. I biancazzurri non si perdono d'animo e si scontrano con un Poli reattivo che mura Durin nella sua conclusione a rete. Poco dopo ci provano anche Deboli e Prifti, ma senza inquadrare la porta. Alla terza occasione, però, ecco il pari: su una serie di rimesse laterali è lesto Durin ad incunearsi fra Giugno e l'estremo difensore, bruciando entrambi e appoggiando in porta con un destro morbido che vale il meritato 1-1. Gli Argentinos giocano bene e orchestrano buone trame, concedendo talvolta il fianco agli avversari, comunque poco pericolosi anche dopo l'ingresso del metronomo Morettini. Tuttavia, è in agguato un'altra doccia fredda: ancora Riggio, in serata da dimenticare, perde un pallone in uscita dalla sinistra e innesca Ciao, che si ritrova a tu per tu con il portiere e lo batte sul primo palo. È di nuovo tutto da rifare, ma la Seleçao non ha tempo di pensarci e prima della pausa pareggia nuovamente con una grande azione Messina-Parretti-Durin: il bomber si sposta il pallone dal destro al sinistro e fredda Poli con un rasoterra potente e preciso per il 2-2. Gol importante e pesante: con questa doppietta fanno trecento in maglia biancazzurra per il miglior marcatore di sempre

La ripresa si apre con gli Argentinos più propositivi e volitivi, forti della buona chiusura del primo tempo: Poli deve salvare su Messina mentre Lamcja non riesce a colpire da buona posizione. Ancora l'estremo difensore del Rifredi si fa trovare pronto su un traversone di Deboli mentre Morettini calcia alte due punizioni da altrettante zolle invitanti. Tuttavia, arriva il nuovo vantaggio avversario, con il 2-3 confezionato da una rimessa laterale: Spagnoli riesce a liberarsi al tiro in mezzo a Ferrara e Matera e conclude da posizione ravvicinata, con Gennarelli che devia ma non quanto basta. La partita, però, è apertissima e la Seleçao preme forte per raggiungere il nuovo pari, ma la serata - che evidentemente ha deciso di essere da incubo - si complica maledettamente. Minuto 13: Spagnoli, molto nervoso, entra in maniera molto dura e rischiosa su Riggio da dietro e il 33 reagisce da terra sferrando un calcio nelle terga all'avversario e mette la ciliegina sulla torta di una serata decisamente incommentabile. L'arbitro prima ammonisce entrambi, poi estrae il rosso per il difensore biancazzurro, che finisce anticipatamente sotto la doccia. A distanza di pochi secondi, anche il dirimpettaio 89 si fa cacciare per reiterate proteste nei confronti del DG, ma dalla panchina...
Così come nella gara precedente, la Seleçao è così costretta a disputare gli ultimi 15' abbondanti con l'uomo in meno e dà tutto per tentare l'assalto al disperato 3-3. Con gli schemi completamente saltati, effettivamente, il Rifredi sembra accusare qualche difficoltà nonostante gli ampi spazi ma punge con continuità: prima Guarducci centra il palo ma dopo un provvidenziale intervento di Gennarelli, quindi è lo stesso portiere in uscita a sventare la minaccia. Messina gioca una gran quantità di palloni ed è una spina nel fianco, ma alla fine il fortino biancazzurro crolla: palla in mezzo di Attanasio per Ciao sull'ennesima sortita, il 10 anticipa tutti e conclude prima sul palo e poi in porta per il 2-4. Sembra finita, ma nell'ultima parte di match la Seleçao ci mette il cuore e trova la rete con una bellissima azione culminata da Deboli a Messina, che a porta vuota insacca il 3-4. La gara si conclude con una gran botta sulla traversa di Morettini che sbatte prima della linea bianca ed evita un passivo peggiore. 

Archiviamo così una sconfitta amara dopo un'altra - ennesima - buona prestazione. Il risultato ci condanna ancora anche a causa di un cartellino rosso ingenuo e assolutamente evitabile che non ci permette di giocarci fino in fondo una partita che era assolutamente alla pari. Incassiamo la quarta battuta d'arresto consecutiva e ripartiamo, consci che la classifica è più che mai bugiarda e non ci rappresenta, così come il debito sempre più grande che abbiamo con la buona sorte. Giovedì ci attende un'altra avversaria di assoluto livello come il Buena Vista, da affrontare con ancora maggior spirito di rivalsa per provare a chiudere al meglio un 2019 che sta finendo con crescente amarezza. Menzione speciale per il nostro Andrea Durin, finalmente ritrovato, che con la sua doppietta si regala i 300 gol tondi tondi con la nostra gloriosa maglia. Cento di questi giorni bomber!!!