DEFRAUDATI!

La Seleçao perde contro il Birrareal ma quel che accade a Novoli è clamoroso

La seconda giornata di campionato si preannuncia una battaglia già dal calendario contro l'ostico Birrareal 2018, formazione reduce dal pari alla prima giornata contro la Virtus Cipresso e le attese non sono state vane. Stesso sette di partenza contro il Dacia per gli Argentinos, ad eccezione di Lamcja che prende il posto dell'infortunato Messina, mentre per i Reds fra i pali A. Byku e davanti i fratelli XhulianXhuli Ibraliu


La gara è maschia fin da subito: Basta commette fallo Su Xhulian Ibraliu e l'avversario reagisce a muso duro, giallo per il 24 della Seleçao, mentre un paio di minuti dopo è Xhuli Ibraliu a toccare platealmente il pallone di mano mentre sta per uscire. Per l'arbitro nemmeno un fischio e solo alla richiesta di cartellino giallo per un netto gioco scorretto commina l'ammonizione. La partita prosegue e a sfiorare il gol sono i Reds, con ancora Xhulian Ibraliu che si libera da posizione centrale e colpisce verso la porta centrando la traversa. La Seleçao risponde colpo su colpo e va vicina al gol prima con Lamcja, che imbeccato bene in profondità da Faletra liscia un pallone che chiede solo di essere calciato in porta, poi con Parretti, che riceve da Basta ma il suo tocco vellutato finisce di poco a lato dopo aver superato il portiere. Al 13' il Birrareal passa: fa tutto Xhuli Ibraliu, che dalla sinistra brucia Lardino e si accentra, scambiando con Shima e chiudendo il triangolo battendo Gennarelli sul primo palo. Gli Argentinos non ci stanno e Parretti prima del break va ancora vicino alla rete chiudendo troppo con il destro. Ci prova anche Deboli, che con il suo sinistro chiama al grande intervento in tuffo Byku. L'ultima azione degna di nota è di marca avversaria, con Shima che sfonda da destra, entra in area e spara un violentissimo destro in porta sul quale il 12 argentino è costretto agli straordinari. Si va a riposo sull'1-0. 

Nella ripresa comincia a farsi sentire la stanchezza nell'avversario per il pressing asfissiante   orchestrato nel primo tempo e gli Argentinos escono alla distanza. Il Birrareal fatica a imbastire azioni pericolose, la Seleçao preme forte: pazzesca occasione per Basta, che capitalizza al massimo uno spiovente dalla destra con una sforbiciata aerea che trova ancora prontissimo Byku. È però il preludio al pareggio, che infatti arriva poco dopo: Parretti penetra in area, controlla il pallone volante e viene toccato netto da Marinaj. Calcio di rigore. Inizia un lungo capannello da parte del Birrareal intorno all'arbitro che durerà almeno un paio di minuti, mentre dalla (fin troppo folta) panchina si distinguono insulti, bestemmie e plateali commenti all'operato del direttore di gara. Finalmente dal dischetto parte Faletra, freddo come il ghiaccio: palla nel sacco e 1-1, con primo gol in campionato per il Genietto. Dal minuto 18 della realizzazione le occasioni si contano su una mano, con le due squadre molto lunghe e stanche, complice un terreno di gioco decisamente non in buone condizioni. C'è tempo, però, per un sinistro splendido di Deboli, che pesca l'angolo sotto al sette ma è ancora un Byku in serata di grazia a dire di no con un volo da applausi a mantenere il pareggio. A 2' dalla fine, però, il fattaccio: su un corner avversario, Marinaj si avvita di testa, spalla a spalla con Deboli, cade a terra e reclama un penalty. L'arbitro fischia senza indicare la sua decisione ma specificando solo qualche secondo dopo che si tratterà di un calcio di punizione dal limite assestandosi sulla zolla da cui si batterà. Alle richieste di chiarimento della Seleçao si aggiungono le proteste del Birrareal, che chiede il calcio di rigore. Nella concitazione del momento, non visto dal Direttore di gara un giocatore del Birrareal posiziona arbitrariamente il pallone a terra con le mani e calcia in porta, segnando ed esultando. Prima il DG scuote la testa con un eloquente "no no", quindi, alle nuove rimostranze dei giocatori in maglia rossa assegna fra lo stupore generale il gol del 2-1 al Birrareal. Un gol giustificato dallo stesso fischietto come una punizione battuta velocemente senza chiedere la distanza, aggiungiamo noi in un punto totalmente diverso da quello del (presunto) fallo e, ancor più grave, alle sue spalle, segno che non ha potuto neppure verificare la corretta dinamica dell'azione. Ci siamo già trovati (in tanti anni, non da ieri) in situazioni come questa e negli altri 100% dei casi è stato l'arbitro a fermare tutto ancora prima che potessero esserci dubbi, facendo rispettare il punto di battuta e l'eventuale distanza prima di ogni altra cosa. La partita finisce di fatto lì, perché non solo gli argentini non riescono più a mantenere la concentrazione, ma a fronte degli almeno 4' persi nel secondo tempo, il suddetto arbitro decide di non assegnarne nemmeno uno di recupero. 

In dieci anni di tornei, partite e campionati crediamo di essere sempre stati puntuali, precisi e corretti, riteniamo ancor di più aver sempre rispettato gli avversari e, soprattutto, gli arbitri, che come noi sono amatoriali e possono sbagliare. Questa sera, di fronte a una palese irregolarità, episodio di punta di una partita gestita male fin dai primi minuti, non possiamo però restare a guardare. Ci sentiamo defraudati per una sconfitta ingiusta e siamo inoltre profondamente delusi da un atteggiamento e da un modo di gestire una gara come questa totalmente inadeguati. 

Torniamo a casa con zero punti dopo una partita giocata alla grande, contro un avversario che in pochi riusciranno a battere e che nel secondo tempo abbiamo messo a più riprese in difficoltà. Prestazione di sacrificio, di cuore e di lotta, un tempo a testa e con un pari che sarebbe probabilmente stato il risultato più giusto. Purtroppo arriva invece la prima sconfitta in stagione, ma la fiducia è grande per il futuro, con la consapevolezza che siamo solo all'inizio di un campionato che si preannuncia di alto livello e che all'orizzonte ci attende un altro scontro infuocato contro i Milan Boyss.