ARGENTINOS SOTTO UN CIPRESSO: ALLA FLORENTIA ARRIVA IL TERZO KO CONSECUTIVO

L'espulsione di Cicali nel momento clou non aiuta e la Virtus vince 4-2

Al via la terza giornata di un girone Francia decisamente intricato e complicato. Di fronte ai nostri ecco la Virtus Cipresso, formazione a quota 1 in classifica ma con una gara in meno giocata rispetto agli Argentinos. I biancazzurri sono reduci da due KO consecutivi, mentre gli avversari vengono dal netto 7-0 subito dai Milan Boyss

La partita comincia su buoni ritmi per gli Argentinos, che fanno girare palla con qualità e cercano subito il vantaggio: bella botta di Durin sulla quale è pronto Lunghi a respingere a lato. Poco dopo è ancora la Seleçao a spingere, con Parretti che colpisce a botta sicura ma trova ancora il portiere attento sulla propria strada. Dall'altra parte la Virtus tenta di imbastire trame d'attacco soprattutto sui rilanci del proprio portiere e il primo sussulto è firmato Morelli, con Gennarelli a disinnescare. Al 12', però, prima ancora Lunghi vede sfilare a lato due conclusioni velenose di Parretti e Basta, quindi esulta quando sugli sviluppi di un corner servito sul secondo palo è Campigli a sovrastare Parretti e schiacciare in rete di testa per l'1-0. Gli Argentinos cercano la reazione, ma è ancora Lunghi a dire di no a Deboli prima di farlo anche su Basta, mentre dalla parte opposta Cicali salva su una conclusione a botta sicura di M. Galli. Ma il calcio è beffardo e a coronamento di un primo tempo in cui probabilmente i biancazzurri avrebbero meritato di più arriva la doccia fredda: Lunghi rinvia in profondità, Matera non legge bene l'azione e lascia M. Galli libero di servire Morelli, che chiude il triangolo con il compagno mettendolo davanti alla porta. La conclusione diretta sul portiere ben piazzato viene deviata da Matera, con il pallone che finisce dentro... 2-0. Si va a riposo con un passivo probabilmente immeritato per gli Argentinos, chiamati a invertire la rotta nella ripresa. 

Il secondo tempo si apre con un altro piglio per i biancazzurri, che provano ad attaccare con tutta la verve a disposizione. Lamcja mette dentro per Basta che non trova la porta, mentre Durin colpisce di poco a lato. La Virtus prova a ripartire ma senza successo e pian piano subisce la pressione avversaria: al termine di un'azione corale, infatti, è Parretti a trovare la zampata vincente che vale il 2-1 di rapina. I Blacks faticano a ripartire e capitolano ancora quando Durin torna a segnare con la maglia della Seleçao grazie a un destro chirurgico che si infila nell'angolino opposto. La gioia per il pareggio, che potrebbe portare a un'altra partita, si estingue subito: Cicali interviene fallosamente per fermare Fino, a un passo dal battere a rete dal limite dell'area e l'arbitro senza indugio estrae il rosso diretto per fallo da ultimo uomo. Partita finita? Neanche per sogno. Con l'inferiorità numerica sono gli Argentinos a mettere in apprensione la Virtus Cipresso, ma con un lunghissimo quarto d'ora da giocare iniziano a saltare gli schemi. Parretti si divora il vantaggio, poco dopo anche Basta non trova la porta da due passi. Ancora una volta, sono gli avversari a punire alla prima occasione utile, con una rete che arriva sugli sviluppi di un doppio corner: la palla prende un flipper impazzito e giunge a M. Galli, che da pochi metri trova il 3-2. Ci prova anche Faletra dalla distanza, mentre Deboli mette alto di poco, il Cipresso è tutto nella propria metà campo. Negli ultimi 7' gli argentini operano un assalto all'arma bianca, ma si scoprono ai contropiedi avversari: su uno di questi è Bordoni a trovarsi nella posizione buona per calciare e trova il 4-2 che punisce la Seleçao. La serata stregata si completa poco dopo, quando Basta centra il palo alla sinistra di Lunghi e Faletra da buona posizione spedisce alto. Prima del fischio finale è anche Durin a sfiorare la doppietta personale con una palla che accarezza la traversa e si spegne sul fondo. 

Arriva così la terza sconfitta consecutiva per una Seleçao bella e pimpante solo a tratti, che è stata severamente punita quando ha concesso errori e spazi e dall'altra parte non ha saputo capitalizzare le occasioni create. L'espulsione sul risultato di parità ha inevitabilmente influito su una gara che si stava mettendo su binari favorevoli contro un avversario alla nostra portata. Buona la reazione anche con l'uomo in meno: la squadra ha girato paradossalmente quasi meglio con la forza della disperazione. Unica nota positiva di serata il ritorno al gol di Durin, che tocca quota 298 con la maglia biancazzurra: il traguardo è sempre più vicino. 
Ci aspetta ora un turno di riposo che permetterà di riorganizzare le idee al meglio in vista del prossimo appuntamento con il tosto Rifredi 2008 fra quindici giorni. Il campionato è appena cominciato.