SELECAO, ORA E' LA NOTTE DELLE STREGHE: E CALI IL GIUSTO SIPARIO...


Gli Argentinos, dopo una rimonta durata mezzo girone di ritorno, si ritrovano al dentro o fuori in una serata in cui succede tutto il possibile e oltre. Gli avversari sono gli amici del Dacia Team che viaggiano a +3 in classifica e vogliono blindare la seconda piazza, mentre nella gara precedente il Beyfin ospita il Borussia. Al di là del cospicuo ritardo accumulato, il primo tempo si conclude sul 3-2 in favore dei Mushrooms e l'arbitro, colpito da una pallonata, si dichiara non in grado di proseguire la partita. Il match viene sospeso e i nostri rischiano di vedere rinviata la loro gara. Invece no, si gioca perché arriva un altro arbitro quasi alle 23.00, in un clima già abbastanza singolare di per sé, in attesa di capire come andranno a finire quei trenta minuti rimasti ancora da disputare nella partita precedente. 


Le premesse dovrebbero essere premonitrici e la gara può finalmente iniziare, con il Dacia subito in palla contrastato dall'attenta retroguardia biancazzurra. Durin ha sul destro la prima occasione di calciare in porta, ma la conclusione finisce alta. I primi dieci minuti sono di studio, ma gli avversari escono alla distanza sfruttando i fratelli Ciofirdel, veri e propri uomini in più di tutto l'organico. Alla prima occasione, ecco il vantaggio: su un'azione offensiva argentina, C. Olteanu lancia lungo proprio per L. Ciofirdel, che elude l'intervento di Faletra e si presenta da solo davanti a Gennarelli, infilandolo per lo 0-1. La doccia fredda non scuote gli Argentinos, che di lì a poco vacillano e devono ringraziare il sinistro fuori misura di Bivolaru da ottima posizione. Il Dacia mette alle corde la Seleçao ed è inevitabile il raddoppio: Cicali regala una rimessa laterale, sulla quale Bivolaru va al tiro, trova una deviazione e il pallone si impenna ricadendo su Gennarelli che si stava rialzando e rotolando in rete. 0-2. L'unica insidia per Gheorghiu è un tiro da lontano di Durin, ma prima della fine del tempo c'è spazio anche per il tris che affossa i biancazzurri: ancora L. Ciofirdel vince un rimpallo e da buona posizione spara in porta, trovando un Gennarelli tutt'altro che impeccabile che accompagna in rete il pallone. 

Nella ripresa, la reazione degli Argentinos è troppo timida e il pressing del Dacia implacabile. Proprio sull'ottima chiusura degli spazi dei veloci attaccanti rumeni arriva il quarto centro: Cicali e Faletra pasticciano nel rilanciare un pallone e addirittura con un colpo di tacco il numero 10 argentino finisce per battere il suo stesso portiere per una serata che diventa sempre più da Halloween più che da primo giorno di primavera. La Seleçao si allunga e si sfilaccia, il Dacia va a nozze: altra azione in velocità orchestrata dai Ciofirdel e conclusa in rete per il bruciante 0-5, prima di un paio di parate di Gennarelli ad evitare un passivo ancora peggiore e un incrocio dei pali pieno colpito da C. Olteanu. Finalmente, si sveglia anche la squadra di casa, stimolata da un risultato in cui da perdere ormai non c'è più niente: Durin riesce a segnare sfruttando una corta respinta di Gheorghiu, ma nemmeno 3 minuti dopo è ancora L. Ciofirdel - inarrestabile - a pescare anche l'angolo diagonale sotto la traversa per l'1-6. A tempo scaduto, il risultato cambia ancora quando Durin viene servito bene in profondità e pesca l'angolino alla destra del portiere per la personale quanto inutile doppietta. A Firenze Sud la serata più amara della stagione finisce 6-2 per il Dacia Team

Una partita iniziata male e finita peggio, affrontata come proprio non si poteva. Una sconfitta, la sesta in campionato, che certifica un risultato mancante da anni e che non può che far riflettere sul fallimento che rischia di diventare un'annata come questa. Quel che è peggio: visti anche i risultati scaturiti dagli altri campi anche un'ultima ipotetica vittoria contro il Team Porta Na' Sega potrebbe non bastare per evitare il quinto posto e quindi la Golden League, competizione che gli Argentinos non giocano addirittura dalla loro prima stagione. Complimenti doverosi, infine, al Dacia, che questa sera si è dimostrato ampiamente più meritevole della vittoria e al quale auguriamo il meglio per una Top League centrata con pieno merito.

Può calare il sipario, dunque: perché quando perdi 6 partite su 19 totali, quando vinci due scontri diretti su otto, quando ti ritrovi a inseguire per tutto il campionato è GIUSTO arrivare dietro. Peccato, ancora una volta, per gli errori commessi, ma non tutto adesso è perduto: restano innanzitutto ancora 60 minuti da giocare fino in fondo prima di affrontare con voglia e desiderio di rivalsa qualsiasi competizione toccherà ai colori bianco e azzurro, pronti ancora una volta a dare tutto. Per il gruppo, per la maglia. Sempre avanti.