L'IMPRESA SFUMA, MA I BIANCOAZZURRI PIACCIONO!

Primo appuntamento della seconda fase di Top League: di fronte alla Seleçao il forte Reyal Marocco, formazione classificatasi al primo posto nella fase precedente e candidata ad arrivare fino in fondo alla competizione. Seleçao senza bomber Cioni, ma dall'altra parte pesa anche l'assenza di Cosa
Dopo qualche minuto di studio, è il Reyal a partire forte, con due conclusioni di Mbengue che non impensieriscono Gennarelli. Gli Argentinos rispondono con Faletra, che si presenta a tu per tu con Avitabile ma il portiere è efficace nella chiusura dello specchio. Ancora scatenato Mbengue, che fa le prove generali del gol, scoccando un destro potente da posizione centrale che centra la traversa a portiere battuto, mentre poco prima Essaguer aveva centrato lo stesso legno con un destro da posizione più defilata. La Seleçao concede pochi spazi, ma il Reyal passa: lungo suggerimento ancora per Mbengue, che aggira Piccini e con una 'puntata' fulminea supera il portiere sul palo lontano. Il vantaggio galvanizza gli avversari, che di lì a poco raddoppiano: sugli sviluppi di un calcio d'angolo parte il veloce contropiede che coglie impreparati gli argentini e Amasna si inventa un gol spettacolare concludendo di potenza da posizione di sinistra sotto la traversa. Piano piano, con la voglia di non sfigurare, la Seleçao cresce e si affaccia dalle parti di Avitabile con più continuità: Deboli conclude di un soffio a lato, mentre Lamcja avrebbe l'occasione buona per segnare ma viene stoppato da un altro ottimo intervento del portiere. Nel finale di frazione, ecco l'episodio che può cambiare la contesa, con Platon che stende Deboli in area e provoca un penalty. Dal dischetto si presenta Durin, che conclude però basso e centrale, facendosi intuire il tiro da Avitabile. Sfumato il 2-1, si va a riposo con il Reyal in doppio vantaggio. 
Nella ripresa, tuttavia, il ritmo forsennato tenuto dagli avversari per tutto il primo tempo cala di intensità e la sostituzione di Mbengue apre qualche spazio anche per gli Argentinos, che cominciano a macinare più gioco: Pizzoni, a coronamento di un bel triangolo con Durin, impegna l'estremo difensore avversario, mentre Gennarelli deve sporcarsi i guanti in un paio di occasioni su due conclusioni di Ayoub. Le azioni più nitide sono però di marca biancoazzurra: Durin chiama ancora Avitabile alla risposta, ma il gol è nell'aria ed è lo stesso capocannoniere del girone Gran Bretagna a realizzarlo, vincendo un contrasto e guadagnando il possesso di un pallone sporco, che grazie a un tocco di rapina finisce in rete. 2-1. La scossa arriva e il Reyal si chiude, cercando fortuna solo nelle ripartenze, ma sono gli Argentinos a mischiare le carte: dentro Ferrara da punta centrale, una mossa che scompiglia le marcature della difesa e porta al pari. Proprio il difensore, infatti, prima colpisce un palo anticipando in scivolata il portiere, poi segna sfruttando un bel cross dalla destra, incornando bene di testa e battendo il numero 1 avversario per l'insperato 2-2. La Seleçao è nuovamente in partita, ma nei 10' finali deve resistere al ciclone Marocco, voglioso di vincere la sfida. Amasna prima e Mbengue poi non trovano la porta da buona posizione, mentre El Assouli e Mgarn non riescono a trovare il pertugio giusto per tirare. A 8' dalla fine, però, sugli sviluppi di una rimessa laterale, è bravo e fortunato Essaguer a trovarsi sul destro un pallone buono e a girarlo in rete con un tiro di punta da calcio a 5 sul quale Gennarelli non può nulla. La doccia fredda è servita ancora una volta e il risultato non cambierà più nonostante una gran punizione di Durin salvata letteralmente di viso da Mgarn sulla linea. 
Finisce così 3-2 in favore del Reyal Marocco il primo appuntamento di questa seconda fase della Top League. Una gara giocata con tenacia e caparbietà dalla Seleçao, al cospetto di un avversario davvero di grandissimo livello. Questa sera è mancato soltanto il risultato, ma resta certamente la sensazione di aver mostrato una grande prestazione, di grinta, cuore e testa, finalmente da squadra matura. Soprattutto, come dimostrano anche i complimenti degli avversari - formazione davvero leale e corretta - la Seleçao Argentinos ha dimostrato una volta di più di poter fronteggiare qualsiasi avversario. Adesso, il match con il Pipela: il caso vuole che sia già una gara decisiva, restano sette giorni per prepararci al meglio.