40 anni e non sentirli: uniti e compatti per i risultati. Parola a Francesco Deboli

L'intervista ai nostri canali al centrocampista biancazzurro

Fa ormai parte da diversi anni dello zoccolo duro della squadra e anche nella stagione dei suoi 40 anni è un punto fermo della Seleçao Argentinos. Francesco Deboli ha raccontato ai nostri microfoni le sue sensazioni all'alba di un trittico di ferro che con tutta probabilità potrà indirizzare in maniera chiara le sorti del girone A. Per il numero 20 "solo" tre reti in questo campionato, ma dal canto suo è fiducioso per una seconda parte di campionato di gran livello. 

Abbiamo superato la prima parte di campionato. Qual è il primo bilancio della stagione? 

"Dopo una partenza accompagnata da un mix di sfortuna e condizione non ancora al top, abbiamo cominciato a far punti e oliare i meccanismi, visto anche l’inserimento di nuovi compagni nel gruppo".

Il girone A si sta dimostrando come prevedibile molto equilibrato: cosa ti aspetti dal girone di ritorno?

"Esclusa la stagione scorsa, in cui la compagine de Gli Infelici ha chiuso la questione nel girone di andata, quest’anno più di una squadra ha dimostrato di avere le qualità per stare lassù. Nel girone di ritorno gli scontri diretti saranno cruciali".

All'orizzonte ci sono tre sfide cruciali. Sei uno dei giocatori di maggiore esperienza, come si affrontano queste partite?

"Il trittico di partite all’orizzonte è quello che ci misurerà la febbre e darà una direzione decisa al campionato. Questo tipo di partite si prepara da solo, siamo consapevoli di avere una squadra di un livello tale che può affrontare chiunque, abbiamo dimostrato di essere  gli avversari di noi stessi se non facciamo quello che sappiamo, altrimenti non ce n’è per nessuno".

La tua annata in particolare:  stai mostrando un grande stato di forma, anche se manca un po' il gol. È qualcosa che ti poni come obiettivo?

"A 40 anni suonati se hai questo stato di forma devi essere solo contento, veder gonfiare la rete dà sempre gusto e quello da centrocampo (contro il Real Patamò) vale per almeno per tre, ma ci sono ragazzi molto più capaci di me nel segnare. Non sono un attaccante e devo dire che  dà tanta soddisfazione anche fare assist ai compagni. Mi sento bene e spero di continuare così fino alla fine del campionato".

A centrocampo siete in tanti, tutti di grande qualità: Patricelli, Faletra, Basta, cui si è aggiunto pure Bonfitto. Questa concorrenza sana vi spinge a fare ancora meglio?

"Non è una vera e propria concorrenza,perché ognuno ha caratteristiche diverse: Capitan Faletra è un funambolo con la palla e tira fuori sempre qualcosa, farebbe i tunnel pure in doccia! (Ride n.d.r). Basta quando meno te lo aspetti ti regala un cioccolatino ed è un attaccante aggiunto,qualità non da pocoAmedeo ho avuto il piacere di vederlo in un'amichevole l’estate passata ed è un piacere vederlo giocare, LP80 ha la colla sui piedi, il talento di Lorenzo è pari e uguale ai suoi commenti dalla panchina che rendono le partite più leggere. Sono tutti a modo loro indispensabili per il gruppo".

Sei contento di far parte di questo gruppo mal assortito e pieno di follia?

"Sì, ogni giorno ci penso e aspetto il martedì per poter tornare in campo con ognuno dei miei compagni: sono speciali e sono onorato di poter giocare ogni volta con un gruppo così. Un ringraziamento speciale a Federico Gennarelli e Cristiano Piani, che fanno un gran lavoro per tutto il gruppo".