LA SELEÇAO ALZA LA TESTA: SOFFRE, RISCHIA, MA ESULTA!

Prima vittoria nel girone di ritorno

I biancazzurri affrontano la Virtus Cipresso in questo intricato girone di ritorno. La Seleçao, reduce da ben tre K.O. consecutivi, affronta un vero e proprio scontro diretto per provare a centrare la prima vittoria della seconda parte di campionato e provare a superare gli avversari in graduatoria. I biancoverdi, dal canto loro, non stanno meglio perché dopo un positivo inizio stagionale si sono lentamente assestati a metà classifica. Dopo il turno di riposo, anche per loro obbligo non steccare, specie dopo la vittoria della gara di andata. 

Pronti-via, la Seleçao è già in vantaggio: azione in velocità perfetta da Basta verso Messina, che punta il portiere e spara in rete l'1-0. Nemmeno il tempo di sistemarsi, che arriva anche il raddoppio: Parretti sfonda con facilità sulla sinistra e pesca a centroarea Basta, che appoggia in rete il 2-0. La Virtus fatica a ingranare e soffre le ripartenze argentine: ci vuole il miglior Lunghi per sventare la minaccia due volte ed evitare il tris. I biancoverdi provano a rendersi pericolosi ma lo fanno solo con tiri dalla distanza e sia l'ultimo arrivato Algieri che M. Galli vengono murati bene da Gennarelli. La Seleçao è in palla e colpisce ancora sfruttando la corsia di destra, con Messina che ha tempo di ricevere, guardare al centro e servire l'accorrente Parretti, che si gira bene e sigla il 3-0 al minuto 13. Poco dopo è ancora il numero 7 che riceve da Basta e disegna un pallonetto delizioso, sul quale Lunghi è strepitoso e devia sul palo. Dopo il grande assalto della prima frazione, gli Argentinos fanno girare bene il pallone ma rischiano quando Picchianti da pochi metri conclude debolmente e, poi, da un errore nasce il gol che riapre la contesa: Riggio serve Matera da rimessa laterale, ma il 4 biancazzurro temporeggia troppo facendo rimbalzare il pallone e favorendo il sopraggiungere di Algieri, che serve a porta vuota Bianchi per il 3-1. La sbavatura viene però subito cancellata, perché è ancora un Messina in stato di grazia a siglare il poker - e la personale tripletta - con una gran botta dalla distanza che batte ancora Lunghi. Si va a riposo con un risultato decisamente largo in favore degli Argentinos, con Basta che prima del break lamenta un tocco di braccio - che appare piuttosto evidente - di N. Galli nell'area di rigore della Virtus che l'arbitro non sanziona.

Il secondo tempo, si sa, è ormai il tasto più dolente della stagione biancazzurra e anche questa gara rischia di trasformarsi in un incubo. In realtà, gli Argentinos costruiscono diverse palle gol, ma non le concretizzano: Messina, Lamcja, Parretti sprecano da posizione favorevole, mentre dall'altra parte il Cipresso chiama un paio di volte Gennarelli all'intervento risolutore. Nel momento migliore dei biancazzurri, però, ecco il 4-2: sugli sviluppi di un possesso prolungato, la palla si impenna e Faletra salta per allontanare di testa ma colpisce male favorendo Bianchi, che da mezzo metro non può che gonfiare la rete. Il gol avversario si fa sentire e la Seleçao sembra più confusionaria, mentre gli avversari ci credono maggiormente: Picchianti centra il palo da ottima posizione, quindi ancora lo stesso numero 22 spreca trovando l'esterno della rete. La partita si riapre al 18', quando lo scatenato Bianchi prova da lontano e trova il gol su un intervento maldestro di Gennarelli, che si fa sfilare il pallone in porta. 4-3. Messina ci prova ma centra la traversa, quindi è Parretti ad alzare troppo la mira da buona posizione. Gli ultimi 10 giri d'orologio sono concitati ma premiano i biancazzurri: è Deboli a infilare il sospirato 5-3, grazie a un suo sinistro dalla distanza sul quale - curiosamente - Lunghi commette l'identico errore del collega, lasciandosi sfilare la sfera in rete. A 4' dal termine, infine, il Direttore di Gara decide di concedere un calcio di rigore alla Virtus per un presunto fallo di Matera su Bianchi a centroarea: decisione dubbia dell'arbitro, che però non ha ripensamenti. Dal dischetto si presenta lo stesso 10, che sceglie la soluzione angolata alla sua sinistra, Gennarelli intuisce ma non può nulla. 5-4. 
Non ci sono ulteriori sussulti e, nonostante una gara che poteva finire con un punteggio differente, arriva il triplice fischio che porta i 3 punti nelle casse argentine. 

Saliamo così a 18 punti, ossigeno puro per una classifica che comincia a sgranarsi e che vede i nostri ormai - forse definitivamente - staccati dalle primissime. Serviva una vittoria, per superare i diretti avversari ma anche per ritrovare il sapore del successo che mancava da quasi un mese. Ora un po' di riposo, nel prossimo turno non giocheremo e avremo modo di prepararci con più calma ad un'altra battaglia come quella con il lanciassimo Rifredi 2008, in programma il prossimo 11 marzo.