NOVOLI SI TINGE DI BIANCAZZURRO: PATRICELLI E CIONI BATTONO I MILAN BOYSS!

Altro giro, altro scontro diretto, altra scure di assenze per gli Argentinos, costretti a presentarsi più che incerottati al big match contro i Milan Boyss. Nell'ultima chiamata per rimanere aggrappati al treno Top, oltre a Innocenti - uscito infortunato dalla gara con gli Atletici Ma Poco - si ferma anche Faletra, mentre Piani e Baldini non sono della partita. Rientra Patricelli sulle fasce, con Durin che torna nel suo originario ruolo di difensore centrale. 3-2-1 il modulo scelto, con Gennarelli in porta e N. Cioni a completare l'organico formato da Deboli, Lamcja e G. Cioni. Sette uomini, senza cambi e su un campo storicamente ostico come quello de Il Barco di Novoli. I Milan Boyss, senza il solo Matei squalificato, presentano l'organico al completo e con cinque punti in più in graduatoria vogliono blindare il terzo posto in classifica sperando in buone notizie da Firenze Sud in Dacia-Borussia. 


Partono subito forte i ragazzi di mister Tanase, provando a sfondare per vie centrali con Lazar e sfruttando il contributo sempre corposo sulle fasce di Maria e Vasile. Gli Argentinos si difendono bene e ordinati e ripartono, giocando di sponda su bomber Cioni, ma nei primi minuti vacillano. La prima occasione capita a Lazar, che incrocia bene con l'esterno del destro ma coglie il palo alla sinistra del portiere, mentre dall'altra parte i tentativi dalla distanza di Deboli e Cioni sono da dimenticare. Maria, fra i migliori, è costretto a uscire per una botta all'occhio sinistro e al suo posto entra Calofir: proprio lui ha l'occasione di sbloccare la gara una manciata di minuti dopo, quando si presenta in ottima posizione per battere a rete ma trova sulla sua strada un Gennarelli strepitoso, che mette la palla in angolo con un grande riflesso. Dall'altra parte, è N. Cioni ad accusare un fastidio muscolare che lo accompagnerà per tutta la partita, ma il 33 stringe i denti e resta in campo. Scampato il pericolo, è l'altro Cioni a provarci da pochi passi con la sua conclusione non pulitissima che viene respinta dal portiere. Anche i padroni di casa ci provano da lontano: Cioana impegna Gennarelli, quindi prima Lazar poi Tudora non inquadrano la porta. Un primo tempo scoppiettante ma senza reti termina così sullo 0-0, con la formazione rumena che ai punti avrebbe forse meritato qualcosa in più. 

La ripresa si apre però con la Seleçao ancor più compatta: gli Argentinos attendono lo sviluppo del gioco avversario, fatto di trame offensive fitte e della ricerca del pertugio giusto per colpire, ma la poca precisione e l'estrema attenzione tattica dei biancazzurri imbrigliano la manovra dei Milan Boyss, spesso costretti a perdere palla e rischiare contropiede  Così, la Seleçao prende a poco a poco coraggio e comincia ad affacciarsi con continuità in attacco: Cioni fa a sportellate con Catrina, mentre dalla destra Patricelli fa valere la sua velocità per sfondare e creare varchi. Proprio da un pallone recuperato dall'11 argentino arriva il vantaggio: LP fa tutto da solo, scatto, progressione, si accentra e coglie l'angolino basso alla sinistra di Berbecel con un chirurgico sinistro che inganna il portiere, coperto da molti uomini. 0-1. 
Il gol, liberatorio, ha però l'effetto di smuovere l'avversario, che si getta in avanti a spron battuto per cercare l'immediato pari, ma Durin è un muro e la cerniera argentina funziona come meglio non potrebbe. Catrina ci prova su punizione ma Gennarelli è reattivo, ma i tiri pericolosi dei Milan Boyss sono tutti lì o poco più. La Seleçao, invece, ne approfitta e colpisce: Lamcja conquista un pallone sanguinoso sulla trequarti avversaria e finta il tiro servendo invece Cioni, che ha il tempo di aggiustarsi il pallone, mirare e battere ancora Berbecel con un rasoterra perfetto che vale lo 0-2. Con 6' da giocare, di fatto, la partita finisce lì perché i padroni di casa non riescono più a imbastire la manovra e a 3' dal termine subiscono ancora: questa volta Cioni fa tutto da solo e dalla trequarti lascia partire un potente destro sul quale il portiere non è impeccabile. 0-3, cala il sipario a Novoli. 

I ragazzi biancazzurri portano a casa 3 punti che sanno di vera e propria impresa. Senza cambi, con uno stoico Nicola Cioni in campo nonostante i fastidi muscolari che ha dato tutto fino all'ultimo minuto, gli Argentinos hanno messo in campo la partita migliore possibile. Da squadra matura, pur ridotta ai minimi termini, è stata in grado di soffrire e ribattere colpo su colpo a un avversario con più effettivi e superiore in termini di classifica. Un'iniezione di fiducia potente, rigenerante, che forse ripaga un po' la Seleçao di un paio di uscite sfortunate delle ultime settimane. Il sogno chiamato Top League può dunque continuare, ma ora restano quattro finali per provare a risalire ancora una volta la china, a partire dall'appuntamento fra meno di una settimana: mercoledì 6 marzo ci attende Radio Bruno