THREE CAP(S) E LE MATTONELLE: BIANCOAZZURRI ANCORA IN ALTO!

Ancora in difficoltà i biancoazzurri, che nella gelida serata della Florentia ospitano un Atletici Ma Poco decisamente lontano parente di quella squadra ancora da rodare che incassò 14 reti all'andata. La Seleçao è una volta di più alle prese con il cronico problema delle assenze e anche per questo appuntamento è costretta a presentarsi con soli 7 effettivi: davanti a Gennarelli la coppia Cicali-Ferrara, con Faletra in cabina di regia, Lamcja e Durin sulle fasce e capitan Tecla falso nueve.

La gara inizia con gli Argentinos più in palla, pronti a schiacciare nella loro metà campo gli avversari, ma sin dai primi minuti si capisce che non sarà una gara semplice. Il primo a rompere gli indugi è Durin, che si libera bene sull'out di destra e converge trovando la conclusione velenosa con il destro, ma Morita si mostra subito in serata mettendo in corner. Dall'altra parte, Abdalla fa tutto da solo e, dopo aver vinto un rimpallo, impegna Gennarelli bravo a rispondere con un tuffo in angolo. La gara si accende: Morita neutralizza una punizione di Durin, mentre ancora il 12 biancoazzurro è attento a non farsi beffare dal tiro cross di Gramigni passato in mezzo a una selva di giocatori. I presupposti per il gol ci sono tutti, anche se non è di marca argentina. Ferrara compie l'unico errore di serata non riuscendo a liberarsi di un pallone pericoloso, Cazzaniga rapidissimo glielo porta via e serve Abdalla, che ha modo di caricare il destro a giro e battere il portiere per lo 0-1. La Seleçao non accusa il colpo e risponde quasi subito: Faletra tira fuori una magia dal cilindro e fa tutto da solo, saltando due avversari, accentrandosi in area e trafiggendo l'estremo difensore con un tunnel che vale l'1-1 e gli applausi dei presenti per una serpentina da circo. Una giocata superba che ristabilisce subito la parità e vale la decima perla alla collana del Genietto. Non è finita: Abdalla fa tutto bene tranne la conclusione in altre due occasioni, mentre dall'altra parte Tecla comincia a far capire che è la sua serata. Il Lion si incarica di una punizione leggermente defilata sulla destra dal limite dell'area e il suo sinistro con il contagiri supera Morita, che aveva predisposto una barriera insufficiente. Si va a riposo sul 2-1 una gara bella e molto fisica. 
Nel secondo tempo, l'Atletici Ma Poco cambia faccia: aumentano le folate offensive di Gatteschi e Daisk volte a tentare di disorientare la retroguardia biancoazzurra - che effettivamente rischia di vacillare - anche se la prima degna occasione è di Tecla, che colpisce troppo alto da posizione favorevole. Ferrara e Cicali respingono con attenzione le conclusioni dalla distanza, ma devono ringraziare il palo quando lo stesso Gatteschi, che approfitta di un pallone vagante, per poco non sorprende Gennarelli con un pallonetto che sbatte sul palo e diventa poi preda del portiere. La rete è però solo rimandata: sugli sviluppi di un'azione insistita, Daisk trova una deviazione e il pallone arriva a Cazzaniga - bravo e fortunato a liberarsi a due metri dalla porta - che da pochi passi non può sbagliare. 2-2. Sembra profilarsi una serata nerissima per gli Argentinos, che però non ci stanno e caricano con le ultime energie rimaste. Di lì a poco, altro fallo al limite dell'area atletica sul quale si avventa il Cap: punizione ancora di sinistro, ancora diretta all'angolo, questa volta deviata ma con esito medesimo che vale il sospirato e agognato 3-2 in una serata difficilissima. Il nuovo vantaggio complica i piani degli avversari, che piano piano calano in intensità anche se là davanti provano a rendersi comunque pericolosi. La svolta definitiva della partita arriva a 12 minuti dal termine da un'azione insistita di Faletra, che vede e serve Lamcja, il quale con precisione pesca Tecla al giusto appuntamento con il gol per il 4-2 che fa ingranare la marcia giusta ai biancoazzurri. Non è però finita: il passivo si incrementa nei 10 minuti finali per gli avversari. Sugli sviluppi di una terza punizione dal limite ci pensa Ferrara a blindare il successo: destro forte e potente a uscire che lascia immobile portiere e barriera e si insacca alla sinistra del nipponico. Prima del fischio finale arriva anche il sigillo di Durin: cross dalla sinistra di Tecla, aggancio letteralmente in cielo per il Twister con il destro, girata di sinistro e palla in buca per il 6-2 che non cambierà più. 
Non era facile, nessun avversario regala niente e questa sera è emerso una volta di più. La Seleçao inanella altri 3 punti in una corsa ormai pazza verso le primissime posizioni di classifica, ancora una volta ridotta ai minimi termini, ancora senza cambi ma con un cuore grande così. Onore, davvero, all'Atletici Ma Poco, formazione decisamente cresciuta esponenzialmente rispetto alla partita di andata che potrà risalire la classifica già nelle prossime uscite e che ha creato non pochi problemi ai biancoazzurri. Archiviata un'altra fatica, ora il pensiero corre sempre più con forza al guado che ci aspetta nella prossima gara: vincere o niente, provarci ancora o rincorrere, Tao contro Seleçao Argentinos.