È beffa alla Florentia, la Lokomotiv si prende i tre punti a tempo scaduto
SELECAO ARGENTINOS 0 (0)
LOKOMOTIV CIPPALIPPA 1 (0)
FORMAZIONI
Seleçao Argentinos (biancazzurro): 12 Gennarelli, 3 Cicali, 5 Stan, 7 Lamcja, 9 Saggio, 10 Faletra (C), 11 Mauro, 20 Deboli, 23 Cioni, 34 Ricca.
Lokomotiv Cippalippa (bianco-blu): 1 Poiani, 7 Rolla, 10 Gambino, 11 Carri, 14 Orsini, 15 Bruschi, 19 Bassi, 25 Rusconi (C), 90 Marconi.
Marcatori: Carri.
Ammoniti: -
Espulsi: -
Alla Florentia di scena lo scontro diretto del girone B, ormai divenuto un classico del campionato invernale. Di fronte la capolista Lokomotiv Cippalippa, cinque su cinque e 15 punti in cascina, contro la Seleçao prima inseguitrice in classifica a 13. Biancazzurri senza Ciofirdel ma con un Cioni tornato a disposizione, stop anche per Durin e Tecla. Negli avversari, invece, si rivede Gambino mentre pesa l'assenza di Prosperi.
Gara che da subito vive di grande equilibrio, fra due formazioni che intendono pensare soprattutto a difendersi per poi attaccare. La Seleçao costruisce qualcosa in più della Lokomotiv nel primo quarto d'ora, mentre i ragazzi di coach Bagnoli si vedono con un tiro da lontano di Gambino e di Carri, ben neutralizzati da Gennarelli. I biancazzurri provano ad aprire il gioco sulle fasce e Stan confeziona al 12' un buon pallone per Saggio, che colpisce alto. Ci provano in rapida successione anche Mauro (fuori), Faletra (respinto) e Cioni (rimpallato). Il primo tempo si chiude a reti bianche e con la partita sul filo della tensione.
Nella ripresa, però, gli Argentinos provano a ingranare la marcia più alta: Mauro ha una grande occasione di sbloccare il match al 7', quando colpisce con un sinistro potente ma davanti alla porta trova la provvidenziale deviazione di Bassi. La Lokomotiv si schiaccia nella sua metà campo e prova a lanciare in profondità per Carri e Gambino, sempre ben arginati dalla difesa. All'11', però, anche il Cippalippa ha il suo momento: Carri anticipa Gennarelli in uscita, si accentra e calcia, ma l'estremo difensore è provvidenziale nel ritrovare la posizione e murare la porta. È l'unico sussulto del secondo tempo, perché la Seleçao risponde presente: Stan incrocia bene ma la palla esce di un soffio, poi Poiani è letteralmente miracoloso su un piattone a botta sicura di Mauro. C'è tempo anche per un rigore chiesto e non concesso a Faletra prima degli ultimi 5' in cui di fatto succede tutto: dopo un prolungato forcing finale, Cioni calcia in area, la palla carambola su un braccio avversario e l'arbitro decreta calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Mauro, che colpisce forte ma centra la traversa. La peggior beffa, però, deve ancora materializzarsi e nei 2' di recupero, sull'ennesimo traversone, Carri addomestica un pallone vagante, si gira e calcia verso la porta, trovando pure una leggera deviazione che incastona il pallone nel sette. Sull'esultanza indicibile della Lokomotiv finisce anche la partita.
Perdiamo 0-1 una partita che dà merito ai nostri avversari ma ci punisce troppo severamente. Abbiamo giocato una buona gara, a tratti con spunti interessanti, cui non sono seguiti i gol né la freddezza sotto porta che altre volte c'è stata. Arriva così la prima sconfitta stagionale, che dà la fuga alla Lokomotiv (confermando la difesa granitica), ora a +5 in classifica, ma siamo consapevoli che il campionato è ancora molto lungo. Resta tanto amaro in bocca e soprattutto la certezza che siamo in debito con la sfortuna in questa prima parte di stagione. Ci rimbocchiamo le maniche e guardiamo avanti: c'è ancora un ultimo sforzo prima della pausa natalizia, in cui ci aspetta il This Agio.
SELECAO ARGENTINOS
GENNARELLI 6
Sono sostanzialmente due gli interventi chiave della sua partita: nel primo tempo risponde presente su due botte dalla distanza, mentre nella ripresa salva tutto dopo la serpentina di Carri, che fa le prove generali del gol vittoria. Poco da fare sulla rete finale, la palla finisce nel sette anche a causa di una deviazione.
CICALI 6
Gara perfetta fino all'ultima azione. L'attaccante avversario gli si gira davanti e calcia alla cieca in un fazzoletto, difficile imputargli particolari colpe. Il difensore gioca una partita caparbia e di sostanza.
STAN 7 (IL MIGLIORE)
Prende in consegna un pessimo cliente come Gambino e se il numero 10 avversario fa poco e niente è solo merito suo. Un mastino appiccicato in marcatura, che continua per tutta la gara a mordere recuperando una grande quantità di palloni. È fra quelli che va più vicino alla rete: sul suo gran destro Poiani si supera.
RICCA 6
Sulla corsia mancina anche lui è un bel pendolino. Meno efficace di Stan in proiezione offensiva, ma di errori ne commette davvero pochi.
DEBOLI 6
In una partita sporca si adatta bene, facendo densità in mezzo al campo. Si prende i falli quando serve, li commette al momento giusto. Un po' nervoso nel secondo tempo, sembra risentire del grande equilibrio del match.
FALETRA 7
In una serata complicata il capitano spicca pur nella sconfitta. Sembra danzare con il pallone fra i piedi, apre gli spazi e chiede un calcio di rigore che l'arbitro non vede. Prezioso in tutte le fasi, dimostra uno stato di forma in questo momento invidiabile.
LAMCJA 6
Apporto importante a livello di sostanza, combatte quando serve.
SAGGIO 5,5
Le prova tutte per sbloccarsi in maglia biancazzurra, ma sembra esserci una forza contraria che lo spinge lontano dalla porta. Ci mette qualche errore di suo, ma mancano la precisione e la capacità di essere decisivo. Deve continuare così, il gol arriverà: l'importante è non smettere di crederci.
Le prova tutte per sbloccarsi in maglia biancazzurra, ma sembra esserci una forza contraria che lo spinge lontano dalla porta. Ci mette qualche errore di suo, ma mancano la precisione e la capacità di essere decisivo. Deve continuare così, il gol arriverà: l'importante è non smettere di crederci.
MAURO 5
L'episodio del rigore calciato sulla traversa è ovviamente quello scatenante, ma sarebbe ingiusto additarlo come il momento della sconfitta. È però vero che il capocannoniere del torneo incappa nella classica serata in cui davvero niente gira per il verso giusto: gli manca sempre qualche centimetro per centrare il bersaglio, quando trova lo specchio c'è il portiere a dirgli di no. Completa il tutto anche qualche sbavatura inusuale. Si riparte.
CIONI 5,5
Un gradito ritorno per i biancazzurri dopo qualche match di assenza forzata. Là davanti è una spina nel fianco continua, il suo pressing inquina spesso le giocate difensive avversarie. Ha il merito di tenere alta la squadra, prova a liberarsi da marcature strettissime di avversari che ormai iniziano a conoscerlo bene. Nulla di fatto, ma ora cercherà riscatto.