Seleçao Argentinos-Virtus Cipresso: le pagelle del match

3 punti da capitano! La Seleçao inizia la Top League col piede giusto


SELECAO ARGENTINOS                    1              (0)

VIRTUS CIPRESSO                               0             (0)
   


FORMAZIONI










Seleçao Argentinos (bianco): 12 Gennarelli, 3 Cicali, 8 Piani, 9 D'Errico, 10 Faletra (C), 15 Sardu, 20 Deboli, 22 Tecchia, 24 Basta, 99 Dall'Osso.









Virtus Cipresso (biancoverde): 1 Posarelli, 3 Pini, 4 Ricci, 5 Ruocco, 7 Gentili, 8 Miniati, 9 Campigli, 10 Daniele, 11 Morelli, 21 Petroni, 30 Cammarota, 99 Sponza.
 






Marcatori: Faletra (r).

Ammoniti: Deboli (SEL).

Espulsi: -


CRONACA DEL MATCH

Ci siamo. È cominciata ufficialmente la Top League della Seleçao Argentinos, opposta nel primo appuntamento della competizione alla Virtus Cipresso, terza classificata nel suo raggruppamento (qui tutti i dettagli). I biancazzurri devono fare a meno di Cioni ma ritrovano finalmente Cicali dopo lo stop e anche Basta, mentre i verdi sono al completo. 

La partita comincia subito con grande tatticità: la Virtus è ben disposta in campo e lascia pochi spazi, gli argentini cercano di puntare sulla velocità per sorprendere la retroguardia avversaria. Ne scaturisce un primo tempo molto chiuso e con poche occasioni: Deboli prova due volte (fuori misura) su punizione, poi Faletra centra la barriera. Doppia chance anche per D'Errico, che non inquadra il bersaglio, mentre Posarelli deve sporcarsi i guantoni soltanto su due tiri rasoterra di Dall'Osso e ancora di Faletra. Quantità di occasioni superiore per la Seleçao, mentre la Virtus si vede con un colpo di testa di Sponza alto non di molto e con un paio di conclusioni respinte di Ruocco e Morelli. La prima frazione si conclude sullo 0-0, in una gara che rinvia alla ripresa le emozioni migliori. 

Il Cipresso sembra rientrare in campo con grinta maggiore, anche se Gennarelli non corre gravi pericoli a parte una respinta bassa su un tiro di Sponza. A differenza del primo tempo, però, i verdi si fanno vedere di più e vanno più vicini al vantaggio. Daniele colpisce la base del palo su punizione dal limite, poi altro legno avversario su colpo di testa all'indietro di Sardu che tocca il montante e trova Gennarelli pronto all'intervento su Sponza lanciato da due passi. Passata la paura, arriva l'episodio che decide la gara: Tecchia entra in area avversaria e cade a terra, per l'arbitro è calcio di rigore per i biancazzurri fra le proteste avversarie. Non si torna indietro e sul dischetto va Faletra: il capitano sceglie la soluzione bassa e centrale rischiosissima che si traduce in un tunnel a Posarelli decretando l'1-0. Gli ultimi 8' più recupero sono un assedio della Virtus, che prima con Sponza chiama il portiere all'intervento in due tempi, poi non trova la porta con due tiri dalla distanza. Il fortino argentino regge fino alla fine e dopo ben 3' di recupero la gara finisce così. 

Un successo di "corto muso" per i biancazzurri, che dopo quello agli Infelici trovano anche il secondo 1-0 della loro stagione, contro un avversario coriaceo e ben chiuso che ha fatto di questa caratteristica un'arma spesso vincente in campionato. Una gara forse non troppo spettacolare, ma averla portata a casa ha denotato una accresciuta maturità di tutto il collettivo in vista delle prossime due sfide. Un risultato che vale doppio, visto il pareggio (2-2) fra Made In Sud e City Blinders nell'altro match del girone. I biancazzurri chiudono così la prima giornata in testa al gruppo, un buon auspicio per il futuro. 



SELECAO ARGENTINOS


GENNARELLI 6

Poco impegnato soprattutto nella fase centrale della partita. Si deve sporcare i guantoni solo su due conclusioni non impossibili e deve ringraziare due volte il palo se la porta rimane inviolata. Bravo nel finale a comandare la difesa. Sesto 0 stagionale alla voce gol incassati, ottimo modo per proseguire la stagione complessiva. 

CICALI 6,5

Un recupero importante in difesa, con il numero 3 che torna a disposizione dopo lo stop. Buona prova, non lascia mai l'anticipo agli avversari e trova anche qualche intuizione di qualità per gli avanti biancazzurri. 

PIANI 6

Tiene bene e non sbaglia niente. Prezioso nei momenti chiave della gara.

SARDU 6

Riproposto perlopiù in fascia, mostra qualche momento di difficoltà e nervosismo e spesso gli avversari sfondano dalla sua parte. Buona in generale la lettura delle azioni offensive avversarie, così come i suoi interventi. Nel finale contribuisce al mantenimento del risultato. 

DEBOLI 5,5

Il suo sinistro questa volta ha le polveri bagnate. Tira tre punizioni e non trova mai la porta, quando ci prova dalla distanza è sempre fuori bersaglio. Nel primo tempo perde un pallone pericoloso sulla propria trequarti che la Virtus non sfrutta, poi prova a riscattarsi con qualche intervento in copertura. Solito giallo di nervosismo.

FALETRA 7 (IL MIGLIORE)

E chi se non il capitano per sbrogliare una matassa così complicata? È ancora il numero 10 a portarsi a casa la gloria dell'MVP. La sua è una partita attenta e misurata, impreziosita dal gol vittoria (con brivido): calcia il rigore centralmente riuscendo a battere Posarelli addirittura in mezzo alle gambe. Una scelta folle, che per fortuna porta i 3 punti finali. Da applausi il numero con sombrero nel finale.

BASTA 6

Anche per lui serata complicata. Spesso la densità della difesa avversaria lo imbriglia, ma lui trova comunque il modo di costruire più di un'azione pericolosa. Si sacrifica molto a centrocampo, privilegiando la finalizzazione piuttosto che la conclusione e questo non può che fare il bene della squadra. 

DALL'OSSO 6,5

Colpito spesso duro dagli avversari, che puntano ad innervosirlo, prosegue però nella sua partita che alla fine diventa "sporca". Sfiora un gol nel primo tempo, prova a propiziarlo poco dopo, ma un po' come la maggior parte dei compagni si mette in evidenza per il tanto sacrificio messo in campo. Una cosa è certa: il suo apporto è utile per tutto il gruppo.

TECCHIA 6,5

Anche contro la Virtus è lui l'uomo ovunque della squadra. Il laterale è fra i più propositivi, dalla parte sinistra combatte come un leone e crea tanti break offensivi. Su uno di questi arriva il calcio di rigore: toccato nel contrasto, cade in area e per il direttore di gara ci sono gli estremi per il penalty. Prezioso. 

D'ERRICO 5,5

Fa anche troppo, vista la stanchezza. Si propone volentieri là davanti e tenta il tiro in almeno tre occasioni, ma senza fortuna. Non è stata certamente la sua partita più brillante, ma c'è da capirlo vista la mole di lavoro settimanale. Nonostante tutto, altro match di grande sacrificio, come sempre. Merita applausi solo per questo.