Match senza esclusione di colpi contro l'Hangover 69
La prima di sei battaglie che portano alla fine del campionato si gioca sul difficile campo di Bellariva e vede gli Argentinos opposti a un Hangover 69 decisamente in forma, una squadra che ha rapidamente risalito la classifica fino a riportarsi a -6 dai biancazzurri. Qualche assenza da una parte e dall'altra: la squalifica di Lo. Mehilli e le assenze di Gijmaraj e Duanas per i neroverdi, i forfait di capitan Faletra, Deboli e Sardu dall'altra.
La gara inizia subito su buoni ritmi e dopo qualche minuto di studio la prima occasione è di marca argentina: D'Errico sgomita in area e prima conclude a lato, poi si mangia un incredibile gol fatto spedendo a lato da pochi metri a porta vuota. La Seleçao produce gioco, l'Hangover sfrutta le ripartenze veloci e su una di queste arriva il gol che sblocca il match: Le. Mehilli lancia nello spazio Asmarandei, che elude la sorveglianza dei biancazzurri e si presenta in area, incrociando con un destro potente e battendo Gennarelli: 0-1. Ma il vantaggio dura poco, perché il pari arriva puntuale poco dopo: Ciaranfi sbaglia tutto nel disimpegno dalla sua trequarti e serve inavvertitamente D'Errico, che questa volta con tutta la porta davanti non può proprio sbagliare per l'1-1. Il resto del primo tempo è molto equilibrato: Gennarelli neutralizza un gran tiro centrale di Mehilli, poi Tecchia incrocia troppo con il destro e anche Basta colpisce male da ottima posizione. Prima del riposo l'occasione più ghiotta capita però agli avversari: Bruni stacca di testa in area su corner ma trova la pronta respinta di Gennarelli a salvare tutto.
Nella ripresa la Seleçao aumenta i giri del motore e il pressing. L'Hangover deve spesso e volentieri rifugiarsi in difesa e concede qualcosa, tanto che Cappello è chiamato subito agli straordinari: bella parata su Basta prima e su Cioni poi, compresa una bella uscita bassa su Forti. Il portiere di casa deve però arrendersi poco dopo, quando al 7' Forti vede e serve in profondità Tecchia, abilissimo a saltare anche l'estremo difensore anticipandolo in uscita e gonfiando la rete per il gol che ribalta la contesa. Il secondo centro non fa però perdere d'animo gli avversari, che in due giri d'orologio la riequilibrano: Musella tenta un tiro potente ma fuori misura, la palla carambola su Bruni che incredibilmente riesce a coordinarsi deviando il pallone sotto la traversa: è 2-2 e tutto da rifare. La partita assume sempre più i contorni di una gara maschia e da decidere sugli episodi, tanto che Cappello è ancora protagonista a salvare tutto su Cioni prima e Tecchia poi, ma anche Gennarelli dalla parte opposta è chiamato alla chiusura su Bruni. Al 16' ecco l'episodio che riporta la bilancia dalla parte argentina: la difesa respinge l'ennesima conclusione di D'Errico, il pallone diventa buono per Cioni, che a pochi metri dalla porta riesce a deviarlo verso l'angolino, con l'intervento disperato di Ciaranfi che non riesce ad evitare che la sfera varchi la linea bianca. È 3-2 e Seleçao di nuovo avanti. Gli ultimi minuti sono una girandola di emozioni: Forti su punizione grida al gol ma Cappello compie un grande intervento, Musella si vede murare ancora da Gennarelli. Le energie mancano, ma la lucidità resta e gli Argentinos riescono a mantenere la barra a dritta. Negli ultimi interminabili 3' di recupero, però, i neroverdi hanno due nette occasioni di pareggiare. Prima Mehilli in mezza girata acrobatica conclude di poco sopra la traversa, poi è Bruni (a tempo davvero scaduto) ad entrare in area e a trovare ancora un'altra opposizione di Gennarelli, che blocca la sfera sul fischio finale della contesa.
Una grande vittoria, di gruppo e di enorme sacrificio da parte di tutti, che testimonia quanto il secondo posto della Seleçao sia tutt'altro che casuale. Sono arrivati 3 punti in una delle partite più difficili contro un ottimo avversario, che ha avuto anche l'occasione per pareggiarla ma alla fine ha pagato gli episodi. Resta la consapevolezza di un grande gruppo, forte e coeso, che ancora una volta tutti insieme ha gettato il cuore oltre l'ostacolo. I punti in classifica ora sono 36, troppo pochi per sperare ancora nel primo posto degli Infelici, ormai in fuga definitiva, ma utili per puntare con decisione verso una seconda piazza più che meritata. All'orizzonte c'è uno scontro al vertice importante contro il Real Colizzati, che condivide con noi e la Lokomotiv l'obiettivo Top League. Roba per cuori forti fra sette giorni, ma ci sarà tempo per pensarci.