Il cordoglio della Seleçao Argentinos per Davide Astori
Ci sono giorni in cui bisogna esultare, giorni che ti fanno vincere, giorni che ti danno i 3 punti magari sotto la pioggia o magari dopo una partita tirata, magari ancora contro un avversario che sembrava insormontabile sulla famosa 'carta'. Ce ne sono altri in cui ti pieghi sotto l'onta della sconfitta, in cui è dura da digerire, in cui magari saluti un compagno che se ne va lontano verso un altro capitolo della sua vita, sperando che sia soltanto un 'arrivederci'.

Oggi non contano la bandiera, il tifo, la rivalità: oggi contano il rispetto, il chinare la testa di fronte a Davide, di fronte a un sogno fermato troppo presto, quando forse il bello doveva e poteva ancora venire.

Mercoledì torneremo in campo in un impianto di periferia, farà freddo ancora una volta, ma saremo ancora lì per 60 minuti, tutti uniti agli ordini del nostro capitano, proprio come faceva Davide sotto le luci dei riflettori. Daremo come sempre tutti noi stessi, come in ogni partita, ma questa volta lo faremo anche in suo onore: una fiammella infinitamente piccola rispetto al dolore enorme, ma che spiccherà, ne siamo sicuri.
Onoreremo la maglia anche in ricordo di un ragazzo che non c'è più, che lascia una moglie e una bambina di due anni, che merita il rispetto dello sport tutto, che ci rifiutiamo di dover piangere per una circostanza così assurda. La Seleçao Argentinos renderà onore sempre a Davide Astori, capitano leale, giocherà con il lutto al braccio e osserverà un minuto di silenzio prima dell'inizio dell'ennesima battaglia. Perché non poteva, non doveva finire così.
Ciao Asto, ciao Capitano, 13 volte ancora grazie. Di tutto.