L'Intervista biancoazzurra - Elia Pizzoni







Michele Meinardi e Elia Pizzoni in una delle prime uscite
in maglia biancoazzurra del centrocampista umbro

L'INTERVISTA BIANCOAZZURRA




FIRENZE - La Selecao non si ferma mai. Dopo aver ufficializzato l'arrivo di Elia Pizzoni, la nostra redazione ha raggiunto subito il nuovo acquisto biancoazzurro che ha accettato volentieri di sottoporsi alle nostre domande. Prelevato dai "rivali" del Real Gioberti che lo hanno liquidato subito dopo la cocente sconfitta in finale di Silver League patita ad opera dell' A. C. TO., il calciatore ha siglato con entusiasmo l'accordo con la società della presidentessa Argentino. Il centrocampista umbro, che ha già esordito con la maglia del Flet in occasione del Firenze Estate e del 4 Città, ha già messo in mostra le sue indubbie qualità tecniche e anche quelle di leader in campo, molto apprezzate anche dai nuovi compagni.


D: Ciao Elia! Benvenuto innanzitutto nella nostra squadra e nella nostra grande famiglia. Quali sono le tue prime impressioni di questo nuovo capitolo della tua carriera sportiva?

R:  Ciao a voi! Ho avuto impressioni molto positive,veramente. La squadra è molto unita in campo e piacevole nello spogliatoio.

D:  Ora è ufficialmente iniziato il mercato in vista della prossima stagione. Sei il primo acquisto di questa annata; secondo il tuo è parere, ritieni che la rosa sia competitiva o manca qualcosa per lottare ancora ai vertici?

R: Anche se sono qui da poco, ho potuto vedere con i miei occhi che la rosa è molto ampia e fornita in tutti i ruoli,perciò credo non manchi nulla per essere al top.

D: La Selecao per te non è una novità, infatti avevi già visto i biancoazzurri da avversario. Che effetto fa giocare con questa maglia?

R: Questa è davvero una maglia importante,nel senso che è per me un piacere essere chiamato da una delle squadre più temute del campionato Midland per indossarla. cercherò di meritarla,come ho fatto con le precedenti.

D: Facciamo un passo indietro, sperando di non toccare un tasto dolente. Parliamo del tuo addio al Real, ci puoi dire in anteprima quali sono state le motivazioni che ti hanno portato all'addio al sodalizio biancoverde?

R: Questo è un argomento che non voglio toccare per varie motivazioni. Come è giusto che sia ai componenti della Selecao ho spiegato le mie ragioni e credo che solo loro le debbano sapere.

D: Passiamo oltre allora, oramai il passato è davvero lontano. Parliamo piuttosto del tuo presente: che numero di maglia sceglierai? 

R: Il numero 5 è sempre stato speciale per me; cinque è il numero della domanda che mi hai fatto, cinque è il numero di mio nonno.

D: Sei arrivato da poco in squadra, ma conosci bene lo spogliatoio biancoazzurro. Hai già avuto modo di  stringere amicizia con qualcuno della squadra in particolare? 

R: L'accoglienza è stata ottima da parte di tutti fin dalla prima amichevole fatta insieme,vorrei ringraziare Mein (Meinardi, ndr) che mi ha avvicinato a questa realtà prima di tutto,per poi passare a chi mi ha dato la sua maglia per giocare le prime gare (Eugenio Ferretti e  Rudy Faletra, ndr). L'intento è quello di instaurare un buon rapporto con tutti ed i presupposti ci sono.

D:  Ti sei già aggregato al gruppo per il Firenze Estate e il Quattro Città. Come ti sei calato negli schemi di gioco in così poco tempo?

R: Le impressioni in campo inevitabilmente sono buone,la squadra ha grandi risorse atletiche e qualità tecniche e questo aiuta chi gioca in un ruolo come il mio.

D: Quale calciatore ti ha colpito maggiormente tra tutti i tuoi nuovi compagni?

R: Il giocatore che mi ha colpito di più sicuramente è Michele Meinardi, ma solo perché è vicino a me in autobus in questo momento (ride, ndr). Successivamente direi che di individualità c'è ne sono molte e in tutti i reparti,a partire da Andrea (Durin, ndr) e per finire con il Capitano Gregorio Tecla,senza dimenticarsi di Peo (Giannetti, ndr) Claudio (Innocenti, ndr) Eugenio (Ferretti, ndr)  Giacomo (Cioni,ndr).In definitiva direi che sono contento di tutti coloro con cui ho giocato finora.

D: La Selecao il prossimo anno giocherà sicuramente per conquistare lo Scudetto. Quanto ha pesato questa cosa sulla tua scelta di indossare i colori della squadra del Flet?

R: Poco,io credo sia più importante giocare bene, perché la vittoria dopo viene da se. Sono venuto qui proprio perché credo che ci siano persone con cui si possa giocare finalmente a calcio e non a rimpallino.

D:  Quali obiettivi ti sei posto a livello personale per la prossima stagione?

R: Il mio obiettivo è giocare bene in una squadra di questo livello. Per un giocatore giocare in questo contesto ideale credo sia il massimo.

D: Siamo giunti alla fine della nostra chiacchierata. Anche se sei appena arrivato avrai capito il valore della tifoseria biancoazzurra per la nostra società. Saluta i nuovi tifosi con un augurio speciale per il prosieguo della stagione. Ti ringraziamo inoltre per averci concesso questa intervista, a presto!

R: Si, ho potuto constatare sia ora da componente che prima da avversario, il supporto speciale che sanno dare i tifosi della Selecao. L'augurio è quello di non deluderli e farli gioire,come ringraziamento per la loro presenza ad ogni partita. Grazie a tutti per l'affetto e ci si vede sul campo.